Commediografo (Palazzolo sull'Oglio 1870 - Milano 1932); autore di numerosi lavori teatrali, di intonazione sia drammatica (Voragine, 1905; La moglie del dottore, 1908), sia comica (La macchinetta del caffè, 1916; La ciaccera che gh'è in gir, 1921), per la quale usò anche il dialetto milanese. Di un realismo borghese un po' convenzionale, ma non privi di garbo, riscossero discreto successo.