Sim sentis fezelz amics
Canzone di Giraldo da Borneill (v.) citata da D. in VE I IX 3, davanti a De fin' amor si vient sen et bonté di Tibaldo IV di Champagne rex Navarrae e ai vv. 3-4 della canzone Al cor gentil di Guido Guinizzelli, a dimostrare che trilingues... doctores in multis conveniunt, et maxime in hoc vocabulo quod est amor, e che pertanto veramente l'ydioma... tripharium... unum fuerit a principio confusionis.
Diversamente dalle tre altre composizioni di Giraldo ricordate da D. nel trattato, la citazione di Sim sentis non risponde dunque all'intenzione di sottolineare particolari eccellenze contenutistiche - come invece accade per il sirventese Per solaz reveillar (II II 9), considerato modello di poesia della rettitudine - o stilistiche - come per Ara ausirez encabalitz cantars (V 4), esempio di canzone aperta, come tutte quelle che intendano classificarsi illustres, da un endecasillabo; e per Si per mon Sobretots non fos (VI 6), modello di gradus constructionis excellentissimum in volgare, degno per livello d'arte di stare accanto alle migliori composizioni latine.
La lirica esprime il dolore del poeta non corrisposto dalla donna amata, nonostante lealtà e devozione. A parte la circostanza del tutto esteriore che ne giustifica qui la citazione, la canzone " poteva essere stata ammirata da D. per le raffinatezze del ‛ trobar clus ' cioè per le sottigliezze di pensiero accompagnate dal ‛ fren dell'arte ' " (Marigo).