Letterato lituano (Viduklė 1799 - Stempliai, Švėkšna, 1848), di nobile famiglia samogizia, autore di varie opere di erudizione (una storia sacra, 1823; una grammatica e un dizionario lituano, incompiuti), ma noto soprattutto per una raccolta di daĩnos samogizie (Daynas žemaycziu, 1829) e per una serie di sei favole che ebbero grande successo per i loro pregi stilistici. Sua l'ode classicheggiante Žemaycziu szlovė ("Orgoglio samogizio").