simbolo
simbolo (dal greco symbállein, «mettere insieme») in matematica, segno o scrittura che denota una grandezza oppure un’operazione, una relazione, un insieme, una struttura, una funzione ecc. Si distinguono:
• simboli puramente grafici: per esempio il simbolo + che denota l’addizione in diversi contesti e che probabilmente deriva da una abbreviazione del latino et; oppure il simbolo = per l’uguaglianza, introdotto nel xvi secolo dal matematico e medico inglese R. Recorde con la motivazione che «non ci possono essere due cose più uguali di due rette parallele»;
• simboli alfanumerici: lettere generiche per indicare variabili, incognite o anche insiemi; i simboli N, Z, Q, R, C per indicare gli usuali insiemi numerici (rispettivamente dei numeri naturali, interi, razionali, reali e complessi); simboli per indicare particolari costanti, come π (pi greco) per il rapporto tra la circonferenza e il suo diametro, e (numero di Nepero), base dei logaritmi naturali, i unità immaginaria. I simboli sono tratti dall’alfabeto delle dieci cifre decimali, dall’alfabeto latino, da quello greco (come il sigma, minuscolo, σ, per lo scarto quadratico medio in statistica, o maiuscolo, Σ, per la sommatoria) o anche da quello ebraico (come è il caso di ℵ, aleph, per indicare una cardinalità). Tali simboli possono anche comporsi e può essere significativa la loro disposizione: così un simbolo con apice numerico o letterale, come a3, indica l’elevazione a potenza, mentre uno o più pedici possono indicare una posizione in un elenco;
• abbreviazioni o acronimi: come sin, cos, ... per le funzioni goniometriche, lim per il limite, mcd per il massimo comune divisore, ...
La suddivisione è puramente indicativa e l’elenco non è esaustivo giacché in ogni settore della matematica sono utilizzati centinaia di simboli e di loro combinazioni che, oltre ad avere la funzione di “condensare” in sé una astrazione, permettono spesso lo sviluppo di un calcolo con regole ben determinate. Inoltre spesso per lo stesso “oggetto” matematico si utilizzano simboli diversi a seconda del contesto sottodisciplinare in cui esso è considerato (un tipico esempio è dato dalle molte modalità simboliche con cui è indicato il prodotto scalare). Per un riepilogo si vedano le tavole delle Notazioni simboliche.