SOGRAFI, Simeone (o Simone) Antonio
Autore drammatico, nato a Padova, nel 1759, ivi morto nel 1818. Si fece conoscere con una riduzione del Werther nella quale soppresse il suicidio. Uomo di molta cultura classica e varia, compose moltissime commedie: movendo dal Goldoni con la commedia di carattere Olivo e Pasquale, che sfrutta la comicità del contrasto di temperamento tra due fratelli, uno collerico e uno flemmatico, si avvicinò al romanticismo, di cui è considerato se non un precursore almeno un inconsapevole preparatore. Di lui si ricordano due commedie: Le convenienze teatrali (1794) e Le inconvenienze teatrali (1800), le quali restarono in repertorio per quasi mezzo secolo: rappresentano il piccolo mondo del palcoscenico lirico, in modo divertente la prima (in un atto), e con intenti satirici non sempre felici la seconda (in tre atti, mista di prosa e musica). Non più felice fu il S. nei drammi storici (una Donzella di Oxford suscitò qualche curiosità e la Lucrezia Dondi, del 1803, su un fatto di cronaca padovana del sec. XVII, è uno dei drammi ai quali si attribuisce un presentimento del romanticismo). Nel 1811 pubblicò una Ortensia, commedia storica alla quale aggiunse la versione latina a fronte del testo: ciò che non la salvò dall'oblio. Il S. ebbe ingegno vario e arguto, ma non forza creatrice, sebbene componesse con decoro e abilità, fino a dare anche un saggio di teatro giacobino con il Matrimonio democratico, alla recita del quale assisté in Padova nel 1797 Napoleone. Fra gli autori di derivazione goldoniana il S. è il primo per tempo e col Federici e col Nota uno dei più rappresentati, almeno nel primo trentennio dell'Ottocento. Se Costanza e Micheletta, e Lauretta di Gonzales sono cadute nell'oblio, la sua fama fu ravvivata dal Donizetti che fece un'opera giocosa dell'Olivo e Pasquale. Tra gli emuli coevi, il S. è da considerare il migliore.
Compose anche alcuni libretti (La morte di Cleopatra, Giovanna d'Arco, Gli oracoli dí Gerione, Pigmalione, ecc.).
Bibl.: G. Mazzoni, L'Ottocento, 3ª ed., Milano 1934; G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Bologna 1901 (da consultare con cautela).