SIMFEROPOLI (Simferopol; A. T., 71-72)
Città capoluogo della repubblica autonoma della Crimea, situata nella valle percorsa dal fiume Salghir, in località circondata da orti e giardini. Ha un passato storico abbastanza importante, poiché pare che ove è ora Simferopoli, o per lo meno nelle sue immediate vicinanze, sorgesse la capitale del re degli Sciti, Skimur. Durante la dominazione tatara vi si formò un centro abitato, detto Akmecet o Bianca Moschea, nome ancora in uso presso i Tatari in luogo di quello di Simferopoli. Città di piacevole aspetto, conserva ancora il quartiere tataro con tutte le caratteristiche delle città orientali; uno dei monumenti più importanti del passato è la grande moschea o Kabir-Giami, eretta agli inizî del sec. XVI. Simferopoli, che fu residenza del Kalga-Sultan o rappresentante dei khan tatari, dopo essere stata capoluogo del governatorato della Tauride, è ora il centro amministrativo della repubblica della Crimea e come tale possiede un'università e varî altri istituti culturali. Vi esiste pure un'industria delle carni in conserva, ed è un importante centro per le comunicazioni ferroviarie, diramando da essa le linee per Sebastopoli ed Eupatoria. La popolazione conta 98.600 ab. (1934). A circa 30 km. a SE. di Simferopoli sorge Bachce-Sarai, città storicamente e artisticamente importante, poiché dagli inizî del sec. XVI al 1783 fu residenza dei khan tatari. Vi si trovano 36 moschee, una medresa, antica scuola musulmana, e il palazzo dei khan, costruito nel 1518, ma rovinato nel 1736 e in seguito ricostituito a varie riprese.