simmetria/asimmetria
Coppia di concetti fra loro opposti, con significati diversi a seconda dei campi disciplinari. ● Nella teoria delle aree valutarie ottimali, la s. è relativa a uno shock che colpisce allo stesso modo tutte le nazioni partecipanti a un’unione monetaria, caso in cui lo shock si dice simmetrico. Un esempio di a. di uno shock è invece costituito dal cambiamento improvviso delle preferenze in un Paese terzo rispetto all’unione monetaria, il che ha effetti differenziati sui Paesi (A e B) partecipanti all’unione (per es., un aumento della domanda per il Paese A e la diminuzione della domanda per B). B registra quindi un decremento della domanda estera netta (e un deficit della bilancia commerciale) e un aumento della disoccupazione. La situazione di A è speculare. Se la mobilità del lavoro è elevata, i disoccupati emigrano da B in A, di modo che lo shock è riassorbito senza richiedere una variazione del tasso di cambio tra A e B che, per costruzione, in un’unione monetaria è fisso. Per tale motivo la mobilità del lavoro è un requisito di ottimalità delle aree valutarie (➔ aree valutarie ottimali).
Nella teoria dell’informazione, vi è s. informativa quando essa è a disposizione di tutti i partecipanti al mercato nella stessa quantità e qualità. L’esempio tipico di informazione asimmetrica è la condizione del rapporto banca-impresa, in cui il prenditore di fondi (l’impresa che deve realizzare un progetto d’investimento) ha informazioni sul progetto che il prestatore (la banca) non ha (➔ asimmetria informativa). Pertanto, il prenditore conosce il rendimento del progetto di investimento meglio del prestatore. In questa condizione si può dimostrare che la banca ha un incentivo a non accrescere troppo il tasso di interesse sui prestiti, per evitare che si manifestino fenomeni di selezione avversa (➔; solo le imprese più rischiose accettano di prendere fondi a tassi alti) o di azzardo morale (➔; in presenza di tassi elevati le imprese preferiscono progetti tendenzialmente più rischiosi). Questo incentivo può condurre a situazioni di razionamento del credito (come mostrato da J. Stiglitz e A. Weiss). Un altro esempio di informazione asimmetrica è dato dal rapporto lavoratore-impresa, in cui il primo ha informazioni sulla propria produttività (che può regolare modulando il suo ‘sforzo’ lavorativo) che la seconda non ha. In tale condizione l’impresa è incoraggiata a non ridurre troppo il salario per evitare che si manifesti un fenomeno di azzardo morale: in presenza di salario basso i lavoratori scelgono, infatti, di ‘oziare’, riducendo la loro produttività. Questo incentivo può condurre a situazioni di rigidità del salario reale (come mostrato da C. Shapiro e Stiglitz).