CAMERON, Simon
Uomo politico americano, nato l'8 marzo 1799 a Denegal, morto a New York il 26 giugno 1889. Fu dapprima giornalista nella natia Pennsylvania e a Washington, poi banchiere e uomo d'affari di larga influenza politica messa a servizio del Van Buren e del Buchanan. Eletto senatore nel 1845, e non rieletto in due votazioni successive, passò fra i repubblicani, tornando al senato nel 1857. Nel 1860 appoggiò la candidatura di Lincoln, che si vide costretto a compensarlo con la nomina a segretario di stato per la Guerra; ma nel 1862, in seguito a scandali relativi alle forniture per l'esercito, lo mandò, per disfarsene, ministro in Russia. Tornato in patria l'anno dopo, il C. fu rieletto senatore solo nel 1867 e da allora in poi dominò la politica del suo stato. Ottenne dal Grant (1876) il posto di segretario alla Guerra per suo figlio, James Donald (14 maggio 1833-30 agosto 1918) e nel 1877 si dimise, non avendo voluto il Hayes riconfermarlo. Ma il vecchio C. aveva in precedenza assicurato l'elezione del figliuolo che gli era succeduto nella direzione degli affari e rimase al senato dal 1879 al 1897, allorché si ritirò dalla vita pubblica.
Bibl.: A. H. Meneely, in Dictionary of American biography, III, pagine 435-439.