SIMONE de' Fidati da Cascia, beato
Nacque a Cascia verso il 1295; si applicò di buon'ora agli studî profani, ma verso il 1310 frate Angelo da Cingoli detto il Clareno l'avviò alle scienze sacre. Entrò fra gli eremitani di Sant'Agostino, e divenuto prete verso il 1317 predicò a Roma, Perugia, Gubbio, Firenze, Siena, Pisa e Foligno. Favorì la fondazione del monastero delle agostiniane di S. Ezio o Gaggio fuori Porta Romana a Firenze verso il 1339, e ne tenne il governo. Morì il 2 febbraio 1348 e il suo culto fu approvato da Gregorio XVI nel 1833.
L'opera sua maggiore, il De gestis Domini Salvatoris, scritta per Tommaso Corsini nel 1338, fu stampata a Basilea nel 1517 e a Colonia nel 1540; da essa fu tratta l'altra: Gli Evangeli del b. Simone da Cascia esposti in volgare dal suo discepolo fra' Giovanni da Salerno, Roma 1902. Ordine della vita cristiana scritto nel 1333 quando predicava a Firenze, edito a Milano nel 1512 e nel 1527, a Torino nel 1779, a Roma nel 1898 insieme con un gruppo di Lettere latine. Sono controverse fra lui, il Cavalca e fra' Giovanni da Salerno alcune traduzioni di opere devote.
Bibl.: H. Hurter, Nomenclator literar., Innsbruck 1906, II, p. 567; N. Mattioli, Il b. S. F. da C., Roma 1898; A. Morini, Le opere di fra S. da C. attribuite al Cavalca, Perugia 1899; L. Franceschini, Tradizionalisti e concordisti in una questione letteraria del sec. XVI, Roma 1902.