CRONACA, Simone del Pollaiolo detto il
Architetto e scultore. Nacque a Firenze nel 1457, vi morì nel 1508. Dopo un soggiorno a Roma, pieno di studî dell'antico, tornato a Firenze fu fatto (1491) capomaestro per proseguire il palazzo Strozzi e vi disegnò ed eseguì il cortile e il cornicione famoso. Nel cortile è già un'ampiezza cinquecentesca; nel cornicione, dal disegno largo e deciso, eppur semplice, è una classica robustezza.
Nel 1495 fu nominato capomaestro ai lavori del duomo fiorentino e di Palazzo Vecchio; per questo disegnò e costrusse (1495-97) la grandiosa sala dei Cinquecento per le grandi assemblee popolari, quasi totalmente modificata più tardi da Giorgio Vasari. Nel 1496 finiva l'atrio della sacrestia di S. Spirito (ancora di controversa attribuzione), una delle opere più complesse del '400 fiorentino in cui, entro il piccolo spazio, la serrata e potente composizione architettonica di colonne con vòlta e cupola racchiude la più doviziosa libertà d'ornati.
Di pochi anni posteriore è la costruzione, non universalmente attribuitagli, del palazzo Guadagni (piazza S. Spirito, 11). Poco prima della sua morte il C. edificò la chiesa di San Salvatore al Monte, con un'unica navata fiancheggiata da cappelle, mirabile di unità, grandiosa nella semplicità della concezione, in cui il disdegno apparente di ogni ricercatezza formale rivela un artista vigoroso, che nella chiara geometria degli spazî comprende tutto l'effetto della mirabile purezza di semplici linee. In questa, più che nelle altre opere, è manifesta la prima derivazione brunelleschiana dell'artista, che aveva saputo volgere l'architettura quattrocentesca fiorentina a modi più larghi e solenni.
L'ultima notizia del C. è del 1505, quando diede il disegno della cappella della compagnia della Vergine nella prepositura di Castelfranco di sotto (Empoli) e ne scolpì egli stesso il fregio di un architrave.
Bibl.: C. v. Stegmann e H. v. Geymüller, Die Architektur d. Renaissance in Toskana,Monaco 1890-1908, IV; C. v. Fabriczy, S. d. P. detto il Cronaca, in Jahrb. d. preuss. Kunsts., XXVII (1906), Suppl., pp. 45-69; W. Limburger, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con ampia bibl.); A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, i, Milano 1923, pp. 418-38; L. M. Tosi, Il ballatoio della cupola di S. M. del Fiore, in Bull. d'arte, n.s., VII (1927-28), p. 610 segg.