simpaticectomia
Intervento chirurgico di interruzione delle vie simpatiche afferenti a un determinato distretto, nel quale l’ipertono simpatico è responsabile di una patologia invalidante. Può essere anche attuata con mezzi chimici (solitamente fenolo), iniettati sotto controllo radiologico o ecografico in corrispondenza della catena simpatica da neutralizzare. Le prime s. furono eseguite, a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, per provocare vasodilatazione a livello degli arti inferiori nei pazienti affetti da arteriopatie obliteranti; questa tecnica è progressivamente diminuita di frequenza, con la maggiore disponibilità di altri ausili farmacologici e di chirurgia vascolare. La s., per via endoscopica ascellare, del simpatico toracico, si attua per l’efidrosi (➔) o iperidrosi delle mani; dopo tale procedura il paziente può sviluppare tuttavia efidrosi compensatoria al torace e ai piedi.