SIMPATICOTONIA
Sindrome di equilibrio vegetativo, caratterizzata da esaltazione di tutte le funzioni simpatiche. Può essere primitiva o secondaria. La prima risponde di solito a uno speciale orientamento costituzionale, e si osserva in soggetti con note morfologiche costituzionali (iperevolutismo). La seconda è propria di alcune malattie endocriniche e va collegata con un aumento degli ormoni simpaticotonici (ipersurrenalismo cromaffine, ipertiroidismo, ecc.) e con una diminuzione dei parasimpaticotonici (insufficienza ovarica, ecc.).
I sintomi sono molteplici: tendenza all'esoftalmo e alla midriasi, secchezza della cute con facilità all'erezione pilare e alla pelle d'oca; tachicardia, ipertensione, dolori anginoidi, poliuria e diarrea; tremore, insonnia, polifagia con dimagramento; iperattività mentale e materiale. Spesso si ha ipocloridria, con scarsa motilità intestinale; iperglicemia, spesso ipertermia. Farmacologicamente, è caratteristica la grande sensibilità alla adrenalina (midriasi adrenalinica di O. Löwi), connessa con una relativa insensibilità alla pilocarpina. La sindrome è spesso accessionale. Più frequenti sono le manifestazioni parziali (cervicali, celiache, cardiache, ecc.), sulle cui cause poco si conosce. La cura varia col mutare dell'agente causale. Nelle forme secondarie a malattie endocriniche si tenterà l'opoterapia, che dovrà adattarsi alla varietà della ghiandola affetta. Hanno valore altresì le cure dietetiche e ambientali, il riposo materiale e morale. Fra i medicamenti si usa da alcuni l'eserina.