sincrociclotrone
sincrociclotróne [Comp. di sincro- e ciclotrone] [FSN] Acceleratore di particelle cariche (protoni, deutoni, particelle alfa), detto anche ciclosincrotrone, derivato dal ciclotrone; come questo, utilizza un campo magnetico costante ma, differentemente, il campo elettrico accelerante è un campo alternato la cui frequenza aumenta nel tempo in modo che l'azione acceleratrice tra gli elettrodi si mantenga in sincronismo con il procedere sempre più veloce di un pacchetto di particelle iniettate per essere accelerate; per tale caratteristica il funzionamento (iniezione, accelerazione ed estrazione delle particelle) è forzatamente impulsivo, con una frequenza di ripetizione che, per varie ragioni, è presa uguale a quella della rete di distribuzione della corrente alternata (cioè 50 pacchetti di particelle al secondo in Europa e 60 negli SUA): v. acceleratore di particelle: I 10 b. Il principio del s. fu enunciato nel 1945 da E.M. McMillan e V. Veksler, gli stessi che poco dopo idearono il sincrotrone, più potente e che ha sostituito il s.; con il s. si raggiunsero energie tra 600 MeV (CERN, Ginevra, 1957) e 720 MeV (Univ. della California, Berkeley, 1960).