deafferentazione, sindrome da
Manifestazione sensoriale o motoria causata dall’interruzione delle vie nervose che collegano l’encefalo alla periferia. Sindrome da d. sensoriale: solitamente la sindrome da d. si riferisce al dolore da arto fantasma (➔), ma si può presentare anche per lesioni del ganglio sensitivo, della radice delle corna posteriori o di strutture midollari a esse prossime. Questo dolore neuropatico ha perso i connotati del dolore periferico (anche se la lesione è periferica), per assumere quelli del dolore centrale, perché i neuroni centrali prossimali a quelli lesi sono deafferentati. La componente neuropatica stimola inoltre il sistema nervoso centrale e periferico con un feed-back positivo sul sistema neurovegetativo simpatico, che sostiene una vasocostrizione distrettualizzata: ciò tende ad automantenere il danno nervoso. Sindrome da d. motoria: detta anche locked-in syndrome (➔ coma, Lo stato vegetativo), è dovuta solitamente a trombosi del tronco dell’arteria basilare, con conseguente rammollimento bilaterale del ponte. Si ha quadriplegia, diplegia facciale, paralisi labio-glosso-faringea, ma con conservazione della coscienza per il risparmio della sostanza reticolare ascendente, e sono possibili i movimenti delle palpebre e quelli verticali degli occhi, perché rimangono integre le vie motorie del terzo nervo cranico. Sindrome da d. oto-vestibolare: dovuta a lesioni unilaterali acute del sistema vestibolare periferico (per lesioni o traumi all’orecchio interno), comporta alterazione delle informazioni vestibolo-corticali (vertigine), vestibolo-oculomotorie (nistagmo), del tono posturale (deviazioni segmentario-toniche). Questa sindrome spontaneamente e gradualmente si attenua sino a scomparire del tutto, per un processo di adattamento che utilizza a scopo compensatorio le afferenze che risultano più stimolate dalle condizioni ambientali (retiniche, propriocettive o labirintiche controlaterali).