sindrome da Nimby
(sindrome Nimby), loc. s.le f. (scherz. iron.) Manifestazione di interesse per la soluzione di un problema, accompagnata dall’indisponibilità a lasciarsi coinvolgere direttamente.
• l’unica soluzione praticabile rimane quella di regalare tutti i rifiuti alla Germania, pagando i costi del trasporto e l’azienda tedesca addetta allo smaltimento dei rifiuti, la Remondis. Questa poi utilizza l’immondizia come materia prima per produrre energia elettrica, che poi ci viene rivenduta. È l’ennesimo paradosso italiano: l’Italia rimane ancora una volta bloccata dalla sindrome Nimby e dall’incapacità della classe politica. (Valentina Arcovio, Messaggero, 4 gennaio 2008, p. 2, Primo piano) • Ciò che invece si è creato in Val di Susa è una situazione emotiva senza precedenti, che nemmeno la sindrome Nimby («Not in my backyard», non nel mio cortile) e nemmeno la presenza di alcune decine di professionisti del contrastare tutto e del rompere tutto bastano a spiegare. È una specie di risonanza: un «contagio psichico» che si propaga anche tra persone sane e normali, facendo leva su fenomeni di suggestionabilità e di imitazione. (Sebastiano Vassalli, Corriere della sera, 8 agosto 2011, p. 30, Idee & opinioni) • Ecco come nasce la lettera, finita nelle mani di 250 famiglie. Nei toni gli autori non nascondono una lieve ironia, facendo leva sulla sindrome da Nimby (Not in my backyard), piuttosto che su un antifascismo viscerale: «Caro vicino, temo che il nostro quartiere possa andare incontro a conflittualità indesiderate. Ritengo che sia opportuno contattare la proprietà dello stabile per invitarli a valutare attentamente se sia opportuno o meno concedere uno spazio a un’associazione del genere». (Marco Grasso, Secolo XIX, 19 settembre 2017, p. 15, Genova).
- Composto dal s. f. sindrome, dalla prep. da e dall’acronimo ingl. Nimby.
- Già attestato nella Stampa del 2 luglio 1988, p. 3 (Francesco Barone), nella variante grafica sindrome Nimby.