Menière, sindrome di
Vertigini di origine vestibolare, rotatorie, ricorrenti, che durano da 30 minuti ad alcune ore, accompagnate da sordità neurosensoriale per le basse frequenze, perdita dell’equilibrio, vomito; talora sono presenti tinniti. La sindrome di M. è generalmente idiopatica, ma esistono forme di origine virale, o tossica, o traumatica. La patogenesi è legata all’accumulo di endolinfa nell’orecchio interno, per maggiore produzione o insufficiente riassorbimento. Il trattamento prevede astensione da sostanze tossiche come alcol e fumo, impiego di betaistina (un analogo sintetico dell’istamina), di sedativi vestibolari come la cinnarizina o la flunarizina, oltre a farmaci antiemetici per il vomito; sono indicati anche farmaci sedativi centrali come la promazina, ma la maggiore sedazione e la sonnolenza ne controindicano spesso l’uso. In casi estremi di episodi molto frequenti resistenti alla terapia medica si può ricorrere a intervento chirurgico di neurectomia retrovestibolare e di labirintectomia.