SINERGISMO
Farmacologia. - A seconda dei farmaci e del punto di attacco di essi nell'organismo, la somministrazione contemporanea di due farmaci può portare schematicamente a tre risultati: agli effetti indipendenti di ciascun farmaco, ovvero all'indebolimento o alla perdita dell'effetto di uno dei farmaci o di entrambi perché le rispettive azioni si oppongono in tutto o in parte (antagonismo), ed infine, ad un rinforzo dell'azione di uno dei due farmaci o di entrambi, quando le due singole azioni vengono a creare condizioni più favorevoli per l'effetto di un farmaco o di entrambi. Benché nel secondo e nel terzo caso si tratti di sinergismo in senso letterale (da σύν "insieme" e ἐργ- da cui εργάζομαι "lavoro"), si è venuti oggi a restringere il significato di sinergismo a quel processo farmacologico, conseguente all'azione combinata di due farmaci, che si traduce nel fatto positivo di un rinforzo dell'azione di un farmaco o di ambedue.
Questo rinforzo può verificarsi per cause molteplici: perché un farmaco, per esempio, agevola l'assorbimento, la diffusione, la concentrazione dell'altro in sede opportuna, o perché lo protegge dai processi biochimici che lo trasformano e inattivano, o perché ne ostacola l'eliminazione prolungandone l'azione, ecc. Quando segue il rinforzo dell'azione di uno solo dei due farmaci si ha il sinergismo unilaterale, quando si ha quello di tutti e due il sinergismo bilaterale o reciproco. L'adrenalina e la cocaina offrono, per esempio, buona dimostrazione di sinergismo reciproco: l'adrenalina, provocando ischemia locale, prolunga la permanenza in situ della cocaina, che svolge più duratura azione anestetica, mentre la cocaina, a sua volta, protegge l'adrenalina dalla ossidazione che la inattiva. Può aversi sinergismo quando i due farmaci agiscono tanto su recettori differenti quanto sui medesimi. L'interesse del processo si manifesta in pieno quando l'azione dei due farmaci operanti si estrinseca sul medesimo substrato, con azione convergente. In tal caso l'esame corretto delle accresciute risposte funzionali lascia riconoscere diversi gradi di rinforzo, quelli in cui pare verificarsi la somma algebrica degli effetti proprî a ciascuna dose (sinergismo di somma) e quelli in cui la risposta sorpassa questa somma prevedibile ed è propria di dosi molto elevate (sinergismo di potenziamento). Molto interessanti sono i sinergismi che si manifestano fra gruppi funzionali di due molecole, quando altri gruppi sono invece antagonisti. Con veronal e piramidone si attua, per es., una vera convergenza dei rispettivi effetti analgesici mentre l'azione depressiva del veronal e quella eccitante del piramidone sul sistema nervoso si neutralizzano. Le sinergie medicamentose intervengono anche nell'azione delle droghe a costituzione chimica complessa, per cui talvolta la droga viene preferita ai suoi principî attivi isolati o si associano i principî attivi essenziali con altri singolarmente inattivi o poco attivi, poiché la mescolanza permette di raggiungere l'effetto del principio attivo a dosi minori del medesimo (pantopon, totachina, ecc.) o a raggiungere, comunque, effetti terapeuticamente più vantaggiosi. Varie leggi (E. Burgi, ecc.) sono state derivate dagli effetti osservati di sinergismo di farmaci, ma esse sono premature e insoddisfacenti.