Singhiozzo
Il singhiozzo (dal latino singultus) è un fenomeno respiratorio complesso, che consiste nella repentina contrazione spastica del diaframma, talora causata da forte agitazione nervosa e accompagnata da pianto convulso, e occlusione della glottide. Nell'atto del singhiozzo, l'aria viene aspirata con violenza attraverso la ristretta fessura lasciata dalla chiusura della glottide, determinando il caratteristico suono involontario. È dimostrato che l'inspirazione brusca e spasmodica tipica del singhiozzo è preceduta da un'espirazione forzata e rapida. Noti sono i singhiozzi abortiti, in assenza dell'inspirazione spasmodica. Il singhiozzo è un fenomeno in genere transitorio e occasionale, ma in rari casi può essere così frequente (anche fino a 100 episodi in un minuto) da disturbare il normale svolgimento della respirazione. Di solito non ha significato patologico; talvolta, tuttavia, può essere associato a malattie del sistema nervoso centrale (sclerosi multipla, stati tossici, meningiti, encefaliti, tumori) o essere determinato da irritazione dei nervi frenico e vago, da stimolazione degli organi a contatto con il diaframma, particolarmente dello stomaco (questo avviene spesso nei lattanti), ma anche da affezioni del peritoneo. In alcuni casi è di origine psicologica. Degno di attenzione è il singhiozzo isterico, conseguente a psicotraumi o ad abnorme psicoreattività, che può persistere per settimane e, a volte, anche per mesi, in modo subcontinuo. È da ricordare, infine, il singhiozzo epidemico, segnalato dopo l'epidemia di influenza 'spagnola' del 1918, consistente in crisi intermittenti di singhiozzo, accompagnate da un quadro influenzale modesto. Le crisi apparivano tenaci e molto fastidiose; duravano da 3 a 8 giorni, con brevi intervalli e cessazione durante il sonno. Le interpretazioni proposte vertevano su una forma larvata, attenuata e monosintomatica di encefalite epidemica, o su una grippe a localizzazione frenica, oppure su associazioni virali con herpes zoster. Nella maggior parte dei casi il singhiozzo scompare senza alcuna terapia. Al proposito esiste nelle consuetudini popolari una numerosa serie di rimedi empirici, dei quali l'unico dotato di una qualche base fisiologica è il classico cucchiaio di zucchero. Per il trattamento delle forme gravi e invalidanti è necessaria l'adozione di presidi medici (farmaci; stimolazione faringea mediante tubo nasogastrico con aspirazione dell'aria in eccesso; stimolazione elettrica del nervo frenico o suo blocco).
bibliografia
c. fazio, c. loeb, Neurologia, Roma, SEU, 1991.
r.b. onians, The origins of European thought about the body, the mind, the soul, the world, time and fate, Cambridge, Cambridge University Press, 1951 (trad. it. Milano, Adelphi, 1998).