SINONE (Σίνων)
Appartiene originariamente agli elementi pontici della saga degli Argoflauti (v.), collegato forse con Σινωπός e la città di Sinope.
Figura nel ciclo di Ulisse essendo figlio di Aisimos, fratello di Antikleia madre di Ulisse. Come suo compagno (ἑταϊρος) era raffigurato nella Ilioupèrsis di Polignoto a Delfi (Paus., x, 27, 3). La sua figura, ignorata nei poemi omerici, acquista importanza, come ingannatore dei Troiani di fronte al cavallo di legno, nell'epos più recente, seguito anche da Virgilio (Aen., ii, 57 ss.; 157-94; 256-329). Compare anche nella Tabula Iliaca che illustra la ᾿Ιλίου πέρσις di Stesicoro, raffigurato mentre viene condotto in città dai Troiani; in una "tazza omerica" di Berlino, dove corre con una fiaccola accesa, e in una pasta vitrea nella quale sorveglia l'uscita dal cavallo dei guerrieri greci; questa scena è confrontabile con un'altra pasta vitrea già a Roma e con un aröballos da Cerveteri del Cabinet des Médailles di Parigi. Di conseguenza anche sulla grande anfora a rilievi, del VII sec. a. C., al museo di Mykonos, lo si potrebbe identificare con la figura, munita di due lance, che sta sotto alla testa del cavallo e osserva l'uscita dei compagni (v. tinos).
Bibl.: L. von Ulrichs, Das hölzerne Pferd, Würzburg 1881; Immisch, in Roscher, IV, 1909-15, c. 135 ss., s. v.; Zwicker, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 248 ss., s. v.; P. E. Arias, La Focide vista da Pausania, II, Torino-Milano 1946, p. 90. Tabula Iliaca: O. Jahn, Griechische Bilderchroniken, Bonn 1873, tavv. 1-1*. Tazza omerica: C. Robert, in 50. Berliner Winckelmannsprogramm, 1890, p. 69 s. Pasta vitrea: A. Baumeister, Denkmäler des klassischen Altertums, Monaco-Lipsia 1887, I, p. 742, fig. 794. Pasta vitrea già a Roma: A. Furtwängler, Gemmen, II, tav. 38, 6. Aröballos: A. Fröhner, in Jahrbuch, VII, 1892, p. 28 ss., tav. 2. Anfora a Mykonos: Bull. Corr. Hell., 86, 1962, p. 854 ss.