Vaso sanguifero, di calibro irregolare, analogo ai capillari, interposto tra le terminazioni arteriose e le radici venose in alcuni distretti dell’organismo (organi emopoietici, fegato, alcune ghiandole endocrine). La parete è costituita da cellule non endoteliali, alcune delle quali munite di attività fagocitaria, che poggiano su uno strato di fibrille reticolari.
In geometria piana, curva (detta anche curva sinusoidale) trascendente, di equazione cartesiana y=senx. La sinusoide è compresa nella striscia racchiusa dalle rette y=1, y=−1. Dato il carattere periodico della funzione y=senx, la sinusoide incontra l’asse x in infiniti punti, di ascissa x=kπ (k intero), che sono punti di flesso, ove le tangenti hanno coefficiente angolare, alternativamente, +1 e −1; raggiunge il massimo (=1) nei punti x=π/2+2kπ, e il minimo (=−1) nei punti x=3π/2+2kπ (fig. A).
Funzione ad andamento sinusoidale con massimo e minimo decrescenti in modulo, in particolare, con legge esponenziale y=a e–bx senx (fig. B).