SIOC
. Sigla del Servizio Informazioni Operazioni di Combattimento, che ha il compito, nella Marina militare italiana, di fornire al comando delle singole unità tutte le informazioni operative in un quadro essenziale della situazione operativa in atto, e agli organi preposti all'impiego delle armi gli elementi indispensabili per consentire la più alta tempestività d'intervento integrale.
Per valutare le ragioni che hanno condotto all'istituzione presso le varie marine militari di servizî di questo genere occorre riflettere sul fatto che lo sviluppo subìto, nel corso e principalmente dopo la seconda guerra mondiale, dalle armi e dalle apparecchiature di scoperta e di localizzazione, ha modificato profondamente la fisionomia delle operazioni navali ed aero-navali, influendo principalmente sulla rapidità delle azioni e sulle distanze (notevolmente aumentate) entro le quali esse si svolgono. Un'operazione in campo aero-navale è oggi caratterizzata da un susseguirsi di azioni coordinate e complesse ed in conseguenza l'organizzazione di comando a bordo delle navi, pùr mantenendo inalterate le sue funzioni, ha dovuto subire importanti evoluzioni allo scopo di far fronte alle nuove imperative esigenze.
Le informazioni, che hanno sempre rappresentato la base essenziale dell'azione di comando, provengono oggi a bordo di una nave da un sistema di apparecchiature e di uomini così complesso da rendere indispensabile una preventiva, rapida e completa loro elaborazione e valutazione allo scopo di far pervenire al comandante i soli elementi che possono influire sulle sue decisioni. Una delle più importanti evoluzioni subite dall'organizzazione di comando a bordo è rappresentata appunto dall'istituzione del SIOC che, sorto nelle varie marine militari, nella fase finale del secondo conflitto mondiale o nell'immediato dopoguerra, ha poi subìto un tale aumento d'importanza da farlo considerare oggi elemento determinante dell'efficienza di una moderna nave militare.
Le fonti d'informazione del SIOC possono suddividersi in due grandi categorie: le fonti d'informazioni interne ed esterne alla propria nave. Alla prima categoria appartengono i radar e qualsiasi altro mezzo per la scoperta di superficie e aerea; i mezzi d'intercettazione ed analisi delle emissioni radio-radar o di diverso carattere; le apparecchiature per la localizzazione di bersagli subacquei; le vedette ottiche; i sistemi per l'identificazione. Alla seconda categoria appartengono i mezzi di scoperta di superficie, aerea e subacquea delle altre unità della formazione o di unità navali appositamente distaccate per compiti di scoperta; i mezzi di scoperta e localizzazione dei velivoli o degli elicotteri cooperanti con la formazione navale; le informazioni sulla situazione di superficie, aerea e subacquea provenienti dalle organizzazioni a terra; le informazioni desunte da documentazioni relative alla zona in cui si svolge l'operazione.
Il SIOC, utilizzando le fonti d'informazioni sopra elencate, assolve i seguenti compiti principali: a) raccolta delle informazioni: con sistemi manuali od automatici gli elementi di posizione forniti dai mezzi di localizzazione e gli elementi forniti dalle altre fonti d'informazione vengono accentrati al SIOC; b) elaborazione e filtraggio delle informazioni: con sistemi manuali, semiautomatici o automatici le informazioni raccolte vengono suddivise a seconda della loro natura (superficie, aerea, subacquea) e vengono successivamente elaborate per rappresentare le varie situazioni in maniera chiara e completa (elementi cinematici, d'identificazione, di pericolosità, ecc.), pur conservando l'indispensabile carattere di sinteticità allo scopo di consentire la valorizzazione del loro contenuto operativo in modo inequivocabile e nel minor tempo possibile; c) valutazione delle situazioni: valutazione su base operativa delle situazioni rappresentate nel corso dell'elaborazione e filtraggio delle informazioni; d) diffusione al comando e alle organizzazioni di bordo per l'impiego delle armi degli elementi relativi alle situazioni. Altri importanti compiti del SIOC sono: la guida e il controllo dei velivoli ed elicotteri antisommergibili; la guida e il controllo dei velivoli intercettori; il coordinamento nell'impiego dei mezzi di difesa e di offesa a disposizione della nave (artiglierie, missili, velivoli intercettori); l'intercettazione e il disturbo delle emissioni radar o dei sistemi di guida dei missili avversarî.
Le operazioni del SIOC si svolgono prevalentemente in un locale della nave detto COC (Centrale Operativa di Combattimento), nell'interno del quale sono ubicate tutte le apparecchiature necessarie al personale del SIOC per svolgere i compiti precedentemente descritti. La COC può assumere un aspetto diverso da nave a nave in relazione al tipo ed ai compiti che prevalentemente possono essere ad essa assegnati, ma in linea generale una COC può essere considerata suddivisa in quattro zone principali: a) zona situazione di superficie e subacquea; b) zona situazione aerea generale; c) zona di decisione; d) zona guerra elettronica.
a) Zona situazione di superficie e subacquea. - In questa zona un tavolo tattico semiautomatico consente l'osservazione della situazione di superficie e subacquea completamente elaborata sulla base delle informazioni che pervengono da alcuni indicatori collegati ai radar per la scoperta di superficie, per la navigazione e dalle apparecchiature per la localizzazione dei bersagli subacquei. Un altro tavolo, simile al primo, consente invece l'osservazione della situazione generale a più ampio raggio. Su due o più quadri particolari vengono inoltre raccolte informazioni supplementari atte a rendere la situazione più chiara e completa possibile. Un complesso di apparecchiature elettroniche consente, infine, il controllo e la guida di velivoli ed elicotteri per la condotta delle azioni antisommergibili a grande raggio d'azione in coordinamento con la centrale antisommergibile ubicata in altro locale della nave.
b) Zona situazione aerea generale. - L'aumentata velocità e raggio d'azione dei velivoli e dei vettori di armi in generale ha ridotto il tempo disponibile per effettuare una qualsiasi azione in misura tale che nessun sistema di raccolta e rappresentazione delle informazioni sulla situazione aerea elaborato dall'uomo consentirebbe la necessaria tempestività d'intervento. Nelle operazioni che vengono svolte nelle centrali operative per la valorizzazione degli elementi relativi alla situazione aerea generale si tende pertanto a limitare l'opera dell'uomo alle sole funzioni di valutazione della situazione, assegnando invece a complessi sistemi elettronici il compito di estrarre ed elaborare automaticamente gli elementi forniti dalle apparecchiature di localizzazione, in particolare dai radar di scoperta aerea a grande e media distanza e dai radar per la misurazione della quota. Gli elementi forniti da questi sistemi elettronici di estrazione e calcolo dei dati radar e delle altre fonti d'informazioni sulla situazione aerea vengono trasferiti automaticamente e con opportuna simbologia su un grande schermo, offrendo così la possibilità di osservare una chiara, completa e tempestiva situazione di tutti i mezzi aerei amici e nemici presenti nello spazio aereo sovrastante la zona che interessa la forza navale. Un certo numero di operatori che prestano servizio in questa zona della Centrale Operativa sorvegliano la rappresentazione fornita da indicatori radar collegati ai radar di scoperta aerea a bassa quota, grande e media distanza e per la misura della quota, onde prevenire il pericolo che bersagli aerei nemici, impieganti particolari tecniche tendenti a rendere difficoltosa la loro localizzazione radar, possano sfuggire alla sorveglianza dei sistemi automatici di estrazione. Inoltre, particolari informazioni supplementari atte a completare, a chiarire e a prevedere lo sviluppo della situazione aerea vengono riportate su particolari quadri di situazione affiancati al grande schermo di rappresentazione della situazione aerea generale.
c) Zona di decisione. - È la zona della Centrale Operativa di combattimento in cui prestano servizio gli ufficiali preposti alla direzione delle operazioni di difesa aerea. Avvalendosi della rappresentazione della situazione aerea generale riprodotta sullo schermo già ricordato e con l'ausilio di una rappresentazione radar supplementare, viene valutata, ai fini operativi, la situazione stessa e vengono prese le relative decisioni sulle azioni da intraprendere. Queste azioni possono svilupparsi con l'intervento delle armi antiaeree di bordo e della formazione (cannoni, missili) o con l'intervento di velivoli intercettori in pattugliamento sul cielo della formazione. Nel primo caso interviene un complesso di apparecchiature che costituisce il centro d'indicazione bersagli aerei alle armi di bordo e nel secondo caso un altro complesso di apparecchiature elettroniche che consente l'indicazione dei bersagli aerei nemici ai velivoli intercettori a disposizione della forza navale e la loro guida e controllo nel corso delle operazioni d'intercettazione.
d) Zona guerra elettronica. - Il radar ha giocato e gioca un ruolo così importante nelle operazioni aereo-navali che ha fatto sentire sin dalla sua prima comparsa la necessità di sviluppo di un'adeguata tecnica antiradar. Nel campo militare navale tale problema si presenta sotto un triplice aspetto, interessando le radiocomunicazioni, l'impiego del radar e i sistemi di guida o autoguida delle armi e dei vettori di armi in generale ed è definito col termine generico di "guerra elettronica", intendendosi con esso il complesso di tutti i mezzi (apparecchiature ed uomini) necessarî all'intercettazione e all'analisi delle trasmissioni radio e radar avversarie nonché alla produzione di un efficace disturbo deliberato contro di esse. Nel primo caso si sfrutta la stessa energia elettromagnetica emessa da detti sistemi per produrre, con opportuni mezzi, echi spurî a scopo di mascheramento o d'inganno, nel secondo caso vengono impiegate apposite sorgenti di energia elettromagnetica con potenza e caratteristiche di modulazione tali da provocare l'annullamento o una sensibile riduzione delle prestazioni operative dei sistemi di localizzazione avversarî. Per attuare una qualsiasi delle possibili forme di disturbo è anzitutto necessario procedere all'intercettazione e all'analisi delle trasmissioni, ovvero determinare con la maggior precisione possibile gli elementi di posizione e le caratteristiche principali dei mezzi a disposizione dell'avversario. La conoscenza di questi dati consente, oltre che l'attuazione di un efficace disturbo, di ricavare anche elementi importantissimi ai fini della conoscenza della situazione operativa. Le operazioni d'intercettazione ed analisi delle trasmissioni avversarie di qualsiasi tipo esse siano ha oggi fondamentale importanza per la buona riuscita di un'operazione ed i relativi tempi devono ovviamente essere ridotti al minimo onde consentire interventi con la massima rapidità. La zona "guerra elettronica" della Centrale Operativa di Combattimento è riservata appunto al complesso delle apparecchiature atte a consentire lo svolgimento delle operazioni sopra accennate, operazioni alle quali viene attribuita la massima importanza in quanto possono consentire la tempestiva sottrazione all'azione dei radar avversarî e dei mezzi di offesa che li accompagnano e d'individuare la posizione ed i movimenti di forze avversarie con margini di tempo e di distanza spesso sensibilmente superiori a quelli ottenuti anche con i più moderni mezzi di localizzazione.
Un'organizzazione così complessa e dalla quale dipende l'intera efficienza operativa di una moderna nave da guerra, deve avvalersi oltre che di un complesso sistema di apparecchiature realizzate secondo la tecnica più moderna, di operatori specializzati e di ufficiali dotati di elevata preparazione professionale.