Uomo politico inglese (Windlestone, Durham, 1897 - Alvediston, Wiltshire, 1977).
Esponente del partito conservatore, come ministro degli Esteri, tra le due guerre avversò la politica accomodante di A.N. Chamberlain nei confronti della Germania nazista, poi fu a fianco di W. Churchill durante la 2a guerra mondiale. Fu primo ministro dal 1955 al 1957.
Deputato conservatore dal 1923, sottosegretario agli Esteri (1931-33), incaricato ufficiale presso la Società delle Nazioni (1935) e ministro degli Esteri (1935-38), si adoperò per una politica di netta opposizione alle dittature europee e a favore della Società; contrario alla politica di distensione nei riguardi della Germania e dell'Italia perseguita da Chamberlain, si dimise nel febbraio 1938. Allo scoppio della 2a guerra mondiale, fu ministro dei Dominions con Chamberlain, poi nel gabinetto Churchill assunse il ministero della Guerra, e passò infine (1939-45) alla direzione del Foreign Office. A fianco di Churchill in tutti gli incontri e le più importanti conferenze ufficiali durante la guerra, fu capo della delegazione inglese alla conferenza di San Francisco (1945), affermandosi come la personalità più in vista all'interno del partito conservatore, dopo Churchill. Dopo il ritorno al governo dei conservatori (1951) assunse di nuovo il portafoglio degli Esteri, con la vicepresidenza del Consiglio. Con le dimissioni di Churchill (5 aprile 1955) fu nominato primo ministro e continuò l'opera del suo predecessore, sia nella politica estera sia in quella interna: soprattutto nello sforzo di consolidamento della solidarietà europeo-occidentale (UEO, NATO) e di distensione con l'URSS. L'incontro al vertice a Ginevra (luglio 1955) diede, con la collaborazione di E., un avvio alla politica di distensione. Ma mentre la situazione economica inglese segnava sotto il governo di E. notevoli progressi, si apriva la lunga crisi di Cipro e, nel luglio 1956, quella, più grave, di Suez, per la quale E. si assunse la responsabilità di un intervento armato (31 ottobre - 7 novembre 1956) d'intesa con la Francia e lo Stato d'Israele. Di fronte al fallimento diplomatico e militare di questo intervento e alle accuse che furono mosse anche all'interno, E. diede le dimissioni il 18 gennaio 1957.
E. ha pubblicato tre volumi di Memoirs (1960-65; trad. it. 1960-68).