Quayle, Sir Anthony
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato ad Ainsdale (Lancashire) il 7 settembre 1913 e morto a Londra in 20 ottobre 1989. La fisionomia robusta e i lineamenti decisi, ma privi di elementi marcati, resero Q., soprattutto all'inizio della sua carriera, particolarmente adatto a rivestire ruoli di secondo piano, mentre la sua versatilità, capace di ricoprire una vasta gamma di caratterizzazioni, si espresse in film appartenenti a generi diversi. Con il passare degli anni recitò in significative parti da comprimario che alternò a quelle di protagonista. Nel 1985 venne insignito del titolo di Sir.
Dopo aver studiato alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, nel 1931 debuttò in teatro, sempre a Londra, in Robin Hood e l'anno successivo si unì alla compagnia dell'Old Vic Theatre dove consolidò la sua fama di attore shakespeariano. Per lungo tempo si dedicò esclusivamente al teatro e fece le prime apparizioni cinematografiche in due film di Anthony Asquith: Moscow nights (1935) e Pygmalion (1938; Pigmalione), codiretto da Leslie Howard. Durante la guerra fu assegnato all'artiglieria britannica; riprese a lavorare soltanto alla fine del conflitto e nel 1948 ottenne la direzione dello Shakespeare Memorial Theatre a Stratford-on-Avon, incarico che ricoprì fino al 1956: in quegli anni produsse l'intero ciclo delle opere shakespeariane e prese parte alle rappresentazioni interpretando diversi ruoli. Al cinema fece una breve apparizione in Hamlet (1948; Amleto) di Laurence Olivier ed ebbe una parte in Saraband for dead lovers (1948; Sarabanda tragica) di Basil Dearden, ma l'attività per il grande schermo divenne più significativa a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta. Fu il generale Orlowsky in Oh… Rosalinda!! (1955) di Michael Powell ed Emeric Pressburger, versione per lo schermo dell'operetta Die Fledermaus di J. Strauss Jr e, sempre per la regia di Powell e Pressburger, interpretò il commodoro Harwood nel dramma navale The battle of the River Plate, noto anche con il titolo Pursuit of Graf Spee (1956; La battaglia di Rio della Plata). Le successive collaborazioni con Alfred Hitchcock in The wrong man (1956; Il ladro) e con Herbert Wilcox in The man who wouldn't talk (1957) lo confermarono come uno degli attori inglesi più versatili e richiesti. In seguito prese parte a film di azione e avventura come Tarzan's greatest adventure (1959; Il terrore corre sul fiume) di John Guillermin, Lawrence of Arabia (1962; Lawrence d'Arabia) di David Lean, in cui è il colonnello Herry Brighton, e recitò in diversi drammi in costume, tra i quali, nella parte del cardinale Wosley, che gli valse nel 1970 una nomination all'Oscar come migliore attore non protagonista, Anne of the thousand days (1969; Anna dei mille giorni) di Charles Jarrott, una delle versioni cinematografiche della vita di Anna Bolena. In Italia gli fu affidato, da Luigi Comencini, un ruolo di primo piano in Incompreso (1966), nel quale è un console inglese a Firenze che, chiuso nel suo dolore di vedovo, non riesce a comprendere il dramma del figlio maggiore per la perdita della madre.
Negli Stati Uniti si cimentò con successo nella commedia dapprima lavorando con Woody Allen in Everything you always wanted to know about sex, but were afraid to ask (1972; Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere), quindi dimostrando con particolare finezza la sua sensibilità di attore nell'interpretazione di un diplomatico omosessuale in The tamarind seed (1974; Il seme del tamarindo) di Blake Edwards. Successivamente lavorò in prevalenza per la televisione sia negli Stati Uniti sia in Gran Bretagna.Tra le sue ultime apparizioni sul grande schermo è da ricordare quella in La leggenda del Santo Bevitore (1988) di Ermanno Olmi al fianco di Rutger Hauer.