GOSSE, Sir Edmund
Letterato, nato il 21 settembre 1849 a Londra, dove morì il 16 maggio 1928. Fu impiegato al British Museum, poi al Board of Trade come traduttore, e infine dal 1904 al 1914 fu bibliotecario della Camera dei lord. Fu nominato knight (1925).
Esordì come poeta (On Viol and Flute, 1873, New Poems, 1879, seguiti poi da In Russet and Silver, 1894), ma si rese noto soprattutto come divulgatore di letterature scandinave (Northern Studies, 1879 - su scrittori scandinavi e olandesi -, traduzione di Edda Gabler, 1891, del Costruttore. 1893, di Ibsen; Henrik Ibsen, 1907) e come studioso della letteratura inglese del Seicento e del Settecento (Seventeenth Century Studies, 1883. The Jacobean Poets, 1894; Vite di Congreve, di sir Thomas Browne, di Gray e soprattutto Life and Letters of John Donne, 1899). Amico dello Swinburne, ne scrisse la vita (1917). Le sue critiche di scrittori inglesi e stranieri, apparse regolarmente nel Sunday Times, mostrano una felice assimilazione di metodi critici francesi, soprattutto del Sainte-Beuve. Il romanzo autobiografico Father and Son, pubbl. anonimo nel 1907 e coronato dall'Académie Française nel 1913, per la squisita ironia con cui è dipinto un tipico ambiente puritano, è il suo capolavoro.
Bibl.: E. Charteris, The Life and Letters of Sir E. G., Londra 1931.