Naturalista inglese (Duddeston, Warwickshire, 1822 - Haslemere 1911), cugino di Ch. Darwin. Fece viaggi di esplorazione nell'Africa sud-occidentale (1845-46; 1850), si occupò di meteorologia, antropologia (classificazione delle impronte digitali), di acustica fisiologica (soglia di udibilità, ecc.); ma il suo nome è soprattutto legato agli studî sull'ereditarietà biologica, specialmente nei riguardi dei caratteri psichici e fisici dell'uomo, nel quale campo apportò anche notevoli contributi alla metodologia statistica. Gli si deve, in particolare, la formulazione delle celebri leggi della regressione filiale e dell'eredità ancestrale, che rappresentano un notevole tentativo di studio quantitativo dei fenomeni ereditarî, e la creazione dell'eugenica (termine da lui introdotto nel 1883), per lo sviluppo della quale fondò (1905) un istituto presso l'univ. di Londra. Nel campo della metodologia statistica, fu il continuatore dell'opera di A. Quételet; introdusse il metodo dei percentili, per individuare la forma della distribuzione dei caratteri quantitativi, la rappresentazione grafica delle seriazioni integrali (ogiva di G.) e il concetto e la misura della correlazione fra caratteri quantitativi. Opere principali: Hereditary genius (1869); Inquiries into human faculty and its development (1883); Natural inheritance (1889); Essays on eugenics (1909).