GREY, Sir Henry George
Visconte Howick e più tardi 3° conte Grey. Uomo di stato inglese, figlio maggiore di Charles, 2° conte Grey, nato a Howick il 28 dicembre 1802, morto ivi il 9 ottobre 1894. Dopo aver compito gli studi all'università di Cambridge, fu eletto membro del parlamento per Winchelsea (1826). Seguendo l'esempio del padre, egli cominciò la sua carriera politica nel partito dei whigs, sostenendo l'emancipazione dei cattolici e la riforma parlamentare. Nel gabinetto presieduto da suo padre, coprì (1830) la carica di sottosegretario per le Colonie, ma si dimise nel 1833, quando il governo si rifiutò di liberare gli schiavi delle Indie Occidentali. L'anno seguente divenne sottosegretario degl'Interni, ma nel 1839 si ritirò dal ministero, pur continuando a prendere parte attiva alla politica. Nel 1846 entrò nel ministero Russell in qualità di segretario delle Colonie, carica conservata fino al 1852. La sua politica coloniale era in generale favorevole al libero commercio e agl'istituti rappresentativi, ma non era sempre coronata da successo nella pratica. Il suo progetto di costituzione per la Nuova Zelanda fu causa di molti dissensi: tuttavia, la nomina fatta da lui di lord Elgin a governatore del Canada, indipendentemente da considerazioni di partito, è da attribuirsi tutta a suo merito speciale. Dopo il 1852 egli non coprì più alcuna carica di gabinetto, ma la sua attività politica non diminuì. Contrario alla guerra di Crimea, per quanto riguarda l'Italia, non va dimenticato che egli si oppose fortemente all'annessione di Nizza e della Savoia alla Francia nel 1859. Negli affari dell'Irlanda sostenne la necessità di misure di riparazione, benché fosse contrario al Gladstone nella politica del home rule per l'Irlanda.
L'attività politica di G. fu più critica che costruttiva. Le sue idee non furono sempre quelle del liberalismo corrente, benché egli fosse fondamentalmente un whig. Scrisse molte opere sulla politica coloniale, sulla riforma parlamentare, sul libero commercio e sulla questione irlandese. Sono stati pubblicati anche alcuni dei suoi discorsi.