MOTT, Sir Neville
Fisico teorico, nato a Leeds il 30 settembre 1905. Ha insegnato a Cambridge dal 1930 al 1933 e poi a Bristol fino al 1954, anno in cui assunse la direzione del Cavendish Laboratory. Il suo primo interesse scientifico fu nel campo della meccanica quantistica relativamente ai processi di diffusione, dove il suo nome è legato a una formula per la determinazione della sezione d'urto di diffusione di elettroni veloci su atomi. In seguito applicò la meccanica quantistica allo studio delle proprietà di trasporto elettrico dei metalli di transizione e delle loro leghe, passando poi anche ai semiconduttori; connesso con tale studio è quello dell'analisi del contributo delle dislocazioni alle proprietà dei metalli. Per tali materiali egli ipotizzò che dovesse esistere una transizione netta ("transizione di Mott") tra una condizione di conduzione e una isolante all'aumentare della distanza interatomica di un cristallo, i cui atomi abbiano un solo elettrone nel livello più basso non completo. Per il complesso degli studi sugli elettroni nei metalli gli è stato conferito nel 1977 il premio Nobel per la fisica, congiuntamente agli americani P. Anderson e I.H. Van Vleck.
Tra i libri da lui scritti in collaborazione con altri autori sono da ricordare: The theory of atomic collisions (1933); The theory of the properties of metals and alloys (1936); Electronic processes in ionic crystals (1940); Electronic processes in non-crystalline materials (1968).