BAKER, sir Samuel
Celebre viaggiatore inglese il cui nome si collega alla storia della scoperta delle origini del Nilo e della conquista egiziana delle provincie equatoriali del Sūdān. Nato a Londra l'8 giugno 1821, studiò in Inghilterra e in Germania e coniugatosi giovanissimo ancora con Henriette Biddulph Martin, si recò nel 1841 a Ceylon, ove fondò uno stabilimento agricolo, occupandosi anche dello studio del paese che percorse in vario senso e intorno al quale pubblicò varî scritti. Ritornato in Europa, fu a Costantinopoli, in Crimea, nella Dobrugia, dove attese ad una costruzione ferroviaria, poi in Asia Minore e in Ungheria dove, rimasto vedovo, contrasse un secondo matrimonio con Florence von Sass (1860). L'anno seguente lo troviamo in Egitto e quindi, accompagnato sempre dalla giovane moglie, nel Sūdān, dove attese alla esplorazione del fiume Atbara e dei suoi affluenti. La relazione del suo viaggio fu poi pubblicata nel volume The Nile tributaries of Abyssinia (2ª ed., Londra 1868).
Da Khartum si accinse nel dicembre 1862 a risalire il Nilo per andare incontro alla spedizione Speke-Grant che si proponeva di verificare se l'emissario del lago Vittoria fosse effettivamente lo storico fiume dell'Egitto. Le due spedizioni s'incontrarono infatti a Gondokoro il 13 febbraio 1863; dopo di che il B., seguito sempre dalla sua compagna, si propose di continuare il viaggio verso nord per integrare l'opera dei connazionali e verificare l'esistenza di un altro lago equatoriale in cui, secondo le informazioni avute dagl'indigeni, il fiume defluente dal lago Vittoria si sarebbe immesso prima di proseguire verso il nord. Postosi nuovamente in cammino il 26 marzo senza potere per altro risalire il corso del Nilo, poté dopo un anno di viaggio raggiungere a Vacovia (lat. N. 1°14′) la costa del lago che gli indigeni chiamavano Luta-Nozighè e al quale egli dette il nome di lago Albert, in onore di Alberto principe consorte della regina Vittoria. Riconosciutone in parte il contorno, constatò che il fiume che alimentava il lago era proprio l'emissario del lago Vittoria, il quale formava nel suo corso inferiore la bella cascata che il B. chiamò di Murchison in onore di Sir Roderik M. allora presidente della R. Società geografica di Londra. Egli faceva quindi ritorno nel marzo 1865 a Gondokoro e quindi a Khartum. Ritornato a Londra decorato di medaglia d'oro da quella Società geografica e da quella di Parigi, pubblicò la relazione del suo viaggio (The Albert Nyanza Great basin of the Nile and Explorationes of the Nile Sources, Londra 1866, 2ª ed. 1885).
Nel 1869 accompagnò il principe di Galles (che fu poi il re Edoardo VII) in un viaggio di studio in Egitto, dove il kdivè Ismail volle affidargli il comando di una spedizione militare per riconoscere e sottomettere la regione dell'alto Nilo e reprimere la tratta dei negri conferendogli il titolo di pascià e il grado di generale nell'esercito turco e quindi di governatore. Egli conservò tale carica per 4 anni lottando contro gravissime difficoltà, ma riuscendo a dare al paese una prima regolare costituzione. Intorno all'azione da lui svolta in questi 4 anni riferì nella sua opera Ismailia either narrative of the expedition of Central Africa for the suppression of the slave-trade, organized by Ismail, kedivè of Egypt, Londra 1874, voll. 2 (trad. ital., Milano 1876). Restituitosi a vita privata viaggiò ancora a lungo nell'India, nel Giappone, in America e morì a Sandford Orleigh il 30 dicembre 1893.