BROWNE, sir Thomas
Medico, erudito, antiquario e mistico nato a Londra il 19 ottobre 1605, morto nel 1682. A Oxford divenne baccelliere nel 1626 e magista artium nel 1629, e in seguito studiò medicina a Montpellier, Padova e Leida, laureandosi in quest'ultima città. Tornato in Inghilterra nel 1633, si stabilì presso Halifax nel Yorkshire, per praticare la medicina. Nel 1637, dopo aver preso una laurea in medicina a Oxford, si trasferì a Norwich, dove prese moglie (1641) e passò il resto della sua vita. Durante le guerre civili e il protettorato, pur essendo le sue simpatie caldamente realiste, il B. non prese parte attiva alla lotta. I suoi giorni trascorsero senza incidenti nella pratica della sua professione, e nella prosecuzione delle sue indagini predilette, di botanica, di astronomia e di antichità. Di una numerosa famiglia, solo tre figlie ed un figlio, Edoardo, eminente scienziato, gli sopravvissero. Il suo primo libro, Religio Medici (circa 1635), circolò prima manoscritto, ma la pubblicazione nel 1642 di un'edizione non autorizzata lo indusse a pubblicarne nell'anno seguente una "copia veritiera e completa". In questo libro, il suo più famoso, egli fa la sua confessione di fede, e ripudiando l'accusa di eresia, riconcilia a suo modo l'eterno conflitto tra la scienza e la religione: ciò tuttavia non impedì che la sua opera fosse messa all'indice nel 1645. Nel 1646 apparve la sua opera più lunga e sotto alcuni aspetti più importante, Pseudodoxia Epidemica, or inquiries into very many received tenents and commonly accepted truths. L'entusiasmo del B. nel raccogliere pittoreschi esempî della credulità popolare ha spesso oscurato presso i posteri la sua importanza tra i contemporanei come ricercatore scientifico. Discepolo di Bacone, egli ha esposto in maniera magistrale le cause principali degli errori popolari; e sebbene talora sembri piuttosto intento a registrare l'errore che non a confutarlo, egli afferma sempre che una sicura conoscenza non può essere fondata che sull'esperimento diretto. Nel 1658 pubblicò Urne Buriall, meditazione sulla scoperta presso Norwich di alcune urne sepolcrali, e The Garden of Cyrus, disquisizione sul quincunxe sui mistici significati del numero cinque. La sua Letter to a Friend, upon occasion of the death of his intimate friend, affascinante fusione di indagini mediche e antiquarie e di calda simpatia umana e speculazione mistica, e le sue Christian Morals, raccolta di aforismi elegantemente torniti, vennero pubblicati postumi. Il carattere serio ma lieto del B., la sua insaziabile curiosità, il suo temperamento mistico, trovano squisita espressione nel suo stile. Tra i maestri della prosa ornata nel sec. XVII egli ha la preminenza, dotato com'è del più raffinato senso della melodia verbale. È stato sovente criticato per aver troppo latinizzato il suo vocabolario, ma nessuno può negare il valore musicale del risultato.
Editz.: Works, Londra 1686; Posthumous works, Londra 1712; Christian Morals, Londra 1716. Ediz. mod.: ed. Wilkin, 3 voll., Londra 1835.36; ed. Sayle, 3 voll., Londra 1904; ed. Keyries, Londra 1928.
Bibl.: Biografie di S. Johnson, Londra 1756; di E. Gosse, Londra 1905; Chritiche di S. T. Coleridge in Literary Remains; Leslie Stephen, Hours in a Library, Londra 1907; J. A. Symonds, Introduction to the Religio Medici, etc., Londra 1886; W. Pater, Appreciations, Londra 1889; E. Dowden, Puritan and Anglican, Londra 1890.