Governatore inglese (Londra 1608 circa - Twickenham 1677); commissario regio per il Canada (1632), nominato governatore della Virginia nel 1641, si guadagnò grande popolarità con la repressione delle scorrerie degli Indiani: ma di tale popolarità si valse per esautorare la "Camera dei borghesi" e per espellere (1643) i puritani. Rimpatriato temporaneamente, parteggiò per Carlo I nella guerra civile (1645) e, ritornato nella Virginia, rifiutò di riconoscere il governo di O. Cromwell. Reintegrato nella sua carica di governatore, al ritorno degli Stuart governò (1660-75) con criterî di assolutismo personale: assicuratosi il monopolio del commercio delle pellicce, rifiutò di fortificare la frontiera contro gli Indiani che terrorizzavano i coloni della zona occidentale, sollevando contro di sé un'autentica rivolta ad opera di N. Bacon, che riuscì a deporlo. Morto però improvvisamente Bacon, B., tornato al potere, fece atroci vendette. Accusato, fu destituito e tornò a Londra per giustificarsi, ma Carlo II rifiutò di riceverlo, nonostante il suo passato realista. Morì in attesa del processo.