HUGGINS, Sir William
Astronomo inglese, nato a Londra il 7 febbraio 1824, morto ivi il 12 maggio 1910. Si costruì nel 1856 un Osservatorio a Tulse Hill (Londra). Si occupò dapprima degli ordinarî lavori astronomici, come occultazioni e studio delle apparenze dei pianeti; giunto a conoscenza della scoperta di Kirchhoff (1859) sull'interpretazione delle righe di Fraunhofer nello spettro solare, intuì subito la possibilità di applicarla per l'analisi chimica delle stelle. I primi risultati, ottenuti in collaborazione col chimico W. A. Miller, furono presentati alla Società Reale nel 1863. H. per primo, nel 1875, pensò di servirsi della lastra a gelatina secca per fotografare lo spettro, e, ancora prima dell'adozione della fotografia, scopriva per via spettroscopica, nel 1864, che le nebulose diffuse irregolari e quelle planetarie consistevano di gas luminoso e non di stelle come si credeva prima di lui. Nel 1866 osservando lo spettro di Nova Coronae trovava che essa era avviluppata da idrogeno incandescente. Nel 1868, studiando le comete, trovava che la loro luce era dovuta a vapori di carbonio incandescente. Importantissima è la sua applicazione dell'effetto Doppler alle stelle, pure nel 1868. Egli determinava per mezzo di questo effetto la velocità lungo la visuale di Sirio e poi quella di 30 altre stelle. Allorché J. Janssen e J. N. Lockyer fecero la scoperta della visibilità delle protuberanze solari in pieno giorno, egli insegnò come osservarle spettroscopicamente. Sposò nel 1875 Margaret Linsay Murray, che divenne sua collaboratrice. Insieme con essa determinò in laboratorio che le righe H e K dello spettro solare sono dovute al calcio ionizzato. Fu presidente della Reale Società Astronomica dal 1876 al 1878. I suoi scritti furono editi in due volumi (Publications of Sir W.H.'s Observatory 1899, 1909).