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sistema di numerazione romano

Enciclopedia della Matematica (2013)
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sistema di numerazione romano


sistema di numerazione romano sistema di numerazione di tipo additivo e non posizionale, in cui cioè ogni simbolo denota sempre la stessa quantità. Il sistema di numerazione romano si basa sull’uso dei seguenti simboli numerici, accanto ai quali è scritto il valore decimale rappresentato:

formula

Tale sistema di numerazione è tuttora usato per indicare → numeri ordinali e quindi anche i giorni del mese quando essi compaiano in documenti scritti in latino, come quelli dello stato della Città del Vaticano, che ha tale lingua come lingua ufficiale. Il sistema si è evoluto nel tempo e conserva, nei segni fino a 50, l’origine antropomorfa: il dito per l’unità, il palmo della mano a V per il cinque e inclinato a L per il 50, i due palmi delle mani per formare la X del 10. Non è possibile esprimere con tale sistema né lo zero né numeri frazionari o negativi, mentre, nel corso dei secoli, sono stati aggiunti segni di vario genere per poter scrivere numeri di ordine di grandezza maggiore. Per esempio, sopralineare uno dei simboli equivale a moltiplicarlo per 1000 (e quindi V̅ = 5000); sopralineare e contemporaneamente bordare ai lati uno di essi equivale invece a moltiplicarlo per 100.000 (e quindi |V̅ | = 500 000.

Ogni numero (naturale non nullo) può essere espresso mediante una stringa composta da tali simboli fondamentali, ammettendo ripetizioni (al massimo in numero di tre) solamente per i simboli i, x, c, m. Per ottenere il valore decimale corrispondente a una data stringa basta sommare i simboli numerici che la compongono, con la seguente precauzione: ogni qualvolta compare un simbolo che alla sua destra ha un simbolo di valore maggiore, allora esso va sottratto dal simbolo che lo segue. Sono di seguito elencati i numeri da 1 a 20 espressi nel sistema di numerazione romano: i =1; ii = 2; iii = 3; iv = 4; v = 5; vi = 6; vii = 7; viii = 8; ix = 9; x = 10; xi = 11; xii = 12; xiii = 13; xiv = 14; xv = 15; xvi = 16; xvii = 17; xviii = 18; xix = 19; xx = 20.

Vedi anche
digit In informatica, termine equivalente all’italiano cifra. Si dice digitale un dispositivo che tratta informazioni rappresentate mediante cifre di un opportuno sistema di numerazione, in contrapposizione ad analogico che qualifica dispositivi che trattano informazioni espresse da una qualche grandezza ... zero Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3 ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè il numero cardinale dell’insieme vuoto (o privo di elementi). Il simbolo per lo z. è 0. Nella maggioranza delle civiltà antiche ... aritmetica Matematica Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, contrapposto a λογιστική (logistica), che era invece la parte pratica del calcolo numerico: ma nell’uso ...
Tag
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Altri risultati per sistema di numerazione romano
  • notazione
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati sistematicamente in una data disciplina. ◆ [STF] [ALG] [ANM] Insieme di simboli usati per indicare enti e operazioni ...
Vocabolario
numerazióne
numerazione numerazióne s. f. [dal lat. numeratio -onis (der. di numerare «numerare») «pagamento in contanti» e nel lat. tardo «conteggio»]. – 1. In matematica, numerazione, o sistema di n., il sistema dei numeri e la loro rappresentazione....
romano-barbàrico
romano-barbarico romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...
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