sistema-euro
loc. s.le m. Sistema dell’economia e della finanza basato sull’Euro.
• «Il problema reale, profondo, non è il default della Grecia né il rischio per l’Italia: è l’insostenibilità del sistema-euro nel suo assetto istituzionale attuale, la sua mancanza di equilibrio. E qui la soluzione può venire solo dagli europei». Scettico fin dal primo minuto sulle soluzioni annunciate la settimana scorsa a Bruxelles, Kenneth Rogoff [...] ha fatto subito il guastafeste: «I mercati ‒ ha detto il giorno dopo l’accordo ‒ festeggiano il fatto di essere ancora vivi. Così com’è l’euro non funziona. La Grecia prima o poi uscirà dal sistema. E non sarà la sola». (Massimo Gaggi, Corriere della sera, 2 novembre 2011, p. 11, Primo Piano) • Una vigilanza europea avrebbe poteri decisivi in Italia per esempio su Unicredit, Intesa Sanpaolo o Montepaschi. E un fondo comune per il sistema finanziario non potrebbe mai funzionare senza finanziarlo con gli eurobond. Sono questi i progressi che la Bce vuole vedere avviati, per poi agire con decisione a supporto di un sistema-euro finalmente più credibile. (Federico Fubini, Corriere della sera, 5 giugno 2012, p. 3, Primo Piano) • Con i tre quarti dell’anno ormai alle spalle, si tratta di cifre da ritenere affidabili. Oltre che utili per sgombrare il campo da molte polemiche che hanno accompagnato a lungo la politica monetaria seguita dalla Bce di Mario Draghi. Senza quelle robuste iniezioni di liquidità simili traguardi sarebbero rimasti lontani. Il Quantitative easing non avrà raggiunto l’obiettivo sperato di portare il tasso dell’inflazione vicino al due per cento, però ha sicuramente avuto effetti positivi per il rilancio economico del sistema euro. (Massimo Riva, Repubblica, 17 ottobre 2017, p. 43, Commenti).
- Composto dal s. m. sistema e dal s. m. inv. euro.
- Già attestato nella Repubblica del 13 ottobre 1998, p. 40 (G. Mo.).