Sistema europeo delle banche centrali
Sistèma europèo delle banche centrali. – Istituito il 1° giugno 1998 (sigla SEBC), è composto dalla Banca centrale Europea (v. BCE) e dalle Banche centrali nazionali (BCN) dei 27 Stati che costituiscono l’Unione Europea (UE) e trova fondamento giuridico nel Trattato che istituisce la Comunità Europea e nello statuto del SEBC stesso e della BCE. Il Trattato conferisce al SEBC funzioni di banca centrale della zona euro, mentre lo statuto delinea i ruoli assegnati rispettivamente alla BCE e alle BCN. Dal momento in cui il SEBC è stato istituito, tali funzioni sono state tuttavia esercitate dalle banche centrali della zona euro (v. ). Infatti, i paesi dell’UE non appartenenti alla zona euro in virtù di deroga (come la Svezia e alcuni stati diventati membri dell’UE nel 2004) o di trattamento speciale (come Danimarca e Gran Bretagna), hanno mantenuto la loro sovranità in ambito monetario e pertanto le loro BCN non partecipano alla conduzione della politica monetaria per l’eurosistema. Il SEBC condivide con l’eurosistema obiettivi e compiti fondamentali che sono perseguiti in collaborazione dalla BCE e dalle BCN. Esso è governato dagli organi decisionali della BCE: il comitato esecutivo, costituito da presidente, vicepresidente e quattro altri membri; il consiglio direttivo, formato dal comitato esecutivo e dai governatori delle banche centrali della zona euro; il consiglio generale, costituito da presidente e vicepresidente della BCE e dai governatori delle banche centrali degli stati membri dell'UE non appartenenti alla zona euro. L’adesione al SEBC comporta, in linea di massima, che le BCN di paesi non appartenenti alla zona euro perseguano una politica di stabilità dei prezzi e che la legislazione nazionale, compreso lo statuto della banca centrale, sia compatibile con il Trattato e lo statuto dell’UE. Tale adesione richiede inoltre una cooperazione con l’eurosistema nella raccolta di informazioni statistiche, negli accordi di cambio e nel sistema di pagamento.