limbico, sistema
Insieme di regioni del telencefalo e del diencefalo strettamente implicate nell’origine delle emozioni e delle reazioni alle emozioni (attacco o difesa). Tra le reazioni emozionali ci sono forme di espressione quali il riso, il pianto, l’arrossire. Il sistema l. ha il ruolo di elaborare una serie di comportamenti legati alla sopravvivenza della specie: la paura, le reazioni di attacco (contro aggressori o competitori) e di difesa (per es., del territorio), l’attività sessuale, la vita di relazione. La stimolazione di aree specifiche del sistema l. induce gioia, scoraggiamento, ira, piacere, ansia e paura. Molte di queste funzioni sono state individuate a seguito di lesioni cerebrali.
La denominazione sistema l. va riferita non solo alle specifiche regioni anatomiche, ma soprattutto a un insieme di funzioni svolte da quelle regioni cerebrali. Osservazioni fatte su diverse specie di Mammiferi hanno mostrato che, pur variando l’estensione di queste aree anatomiche, l’organizzazione appare simile nelle diverse specie, suggerendo che la sfera emotiva dell’uomo sia simile a quella degli altri Mammiferi.
Fanno parte del sistema l.: l’ippocampo e la sua corteccia, la corteccia del giro del cingolo, i nuclei del setto pellucido, parte dell’amigdala, i corpi mammillari dell’ipotalamo e il gruppo nucleare anteriore del talamo. Il sistema l. appare particolarmente rilevante nei processi di memorizzazione. La sua funzione è quella di concorrere a fissare la memoria (➔) di fatti recenti: lesioni di aree specifiche del sistema l. implicano la completa scomparsa di ricordi legati a fatti recenti e la normale conservazione della memoria per fatti lontani nel tempo. Questa situazione si ritrova nella sindrome di Korsakov (➔ Korsakov, Sergej Sergeevič), presente sia in traumatizzati cranici, sia negli etilisti.