sistema operativo
sistema operativo insieme dei programmi di base e delle utilità di un elaboratore elettronico che sono dedicati alla gestione completa delle risorse della macchina (microprocessore, memorie di massa), al controllo del buon funzionamento dell’hardware e delle periferiche, sino all’organizzazione dei file presenti nella memoria. Il sistema operativo spesso è fornito insieme al computer, poiché questo senza sistema operativo non avrebbe modo di funzionare. Il sistema operativo:
• permette la scrittura, la traduzione, l’esecuzione dei programmi applicativi;
• facilita l’accesso alle unità periferiche senza che l’utilizzatore ne debba conoscere in dettaglio il funzionamento;
• controlla e gestisce l’impiego della memoria ram e dell’unità centrale (cpu);
• sposta, copia, rinomina, cancella le informazioni, i dati e i file presenti in memoria;
• fornisce informazioni in qualsiasi istante sullo stato fisico e logico del computer.
Quando si utilizza un computer, l’esecuzione dei programmi appartenenti al sistema operativo può avvenire tramite comandi digitati sulla tastiera o mediante selezione di elementi di menu in ambiente grafico.
Inizialmente gli elaboratori elettronici avevano ciascuno un proprio sistema operativo; in seguito, con lo sviluppo dell’informatica e la diffusione dei suoi strumenti, sono migliorati gli standard qualitativi di accesso all’automa nonché del suo funzionamento e della comunicazione con e attraverso esso. Conseguentemente il numero di sistemi operativi è drasticamente diminuito e la maggior parte dei computer oggi utilizza standard di sistema comuni. I sistemi operativi più diffusi sono:
• Windows: è stato sviluppato dalla Microsoft nella prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso ed è il sistema prevalente in ambito domestico; a differenza del ms-dos da cui discende, l’interfaccia per l’utente è di tipo iconico-grafico e permette il dialogo con il calcolatore attraverso finestre o menu a discesa che si attivano con il mouse; nel sistema operativo ms-dos invece, le istruzioni sono digitate da tastiera e sono visualizzate su uno schermo alfanumerico; questa modalità ha caratterizzato a lungo i primi ambienti di programmazione;
• Unix: è stato sviluppato presso i Bell Laboratories nel 1969 per essere impiegato su calcolatori che lavoravano in multiprogrammazione. Il codice sorgente di unix è scritto nel linguaggio di programmazione C e ha la peculiarità di essere facilmente trasportabile su macchine diverse, ossia di non dipendere dal particolare hardware installato; il sistema è molto diffuso in ambito professionale e nella ricerca scientifica;
• Mac OS: è il sistema operativo di Apple, nato nel 1984. Il nome deriva da Macintosh Operating System. È stato il primo a impiegare un’interfaccia grafica evoluta per l’esecuzione dei comandi. È molto utilizzato nelle applicazioni multimediali;
• Linux: a differenza degli altri sistemi operativi, è un sistema libero da copyright e da vincoli di proprietà esclusiva, poiché il suo codice sorgente è gratuito e implementabile da chiunque: molti programmatori in tutto il mondo hanno progressivamente elaborato nel tempo diversi ambienti di sviluppo basati su questo sistema; questi sistemi sono stati poi commercializzati rimanendo comunque modificabili dall’utente finale. Il nome Linux deriva dalle parole Linus Unix; la prima è il nome dell’ideatore, l’informatico finlandese Linus Benedict Torvalds (1969), mentre il secondo è il sistema operativo di cui condivide la struttura e alcune istruzioni di base. Su di esso si basa anche il sistema operativo Android sviluppato specificatamente per dispositivi elettronici portabili quali tablet e smartphone.