BADALOCCHIO, Sisto
Pittore e incisore in rame, nato a Parma il 28 giugno 1585, morì in Bologna nel 1647. Fu in pittura scolaro di Annibale Carracci che lo portò con sé a Roma nel 1606. Alla morte del maestro nel 1609 si stabilì a Bologna e dipinse nel palazzo Verospi quattro storie mitologiche sui cartoni dell'Albani, e nel palazzo Bentivoglio (Gualtieri) le Fatiche di Ercole. A Reggio Emilia dipinse la cupola di S. Giovanni imitando, come poté, il Correggio, la Cattura di Cristo e la Deposizione per l'Oratorio della morte, la cappella della Madonna in S. Maria del Carmine e il S. Ubaldo in S. Pietro martire. Di pitture sue a Parma si ha in S. Anna, una Madonna tra i Santi Matteo apostolo e Francesco; S. Francesco e S. Chiara, in S. Bernardino; un Angelo custode, in S. Maria delle Grazie; la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Anna, S. Giovacchino e S. Filippo Neri, in S. Trinità de' Rossi. Ma il quadro suo più noto è il S. Francesco in atto di ricevere le Stigmate, già nella chiesa dei Cappuccini e ora nella R. Galleria di Parma. Di scarsa invenzione e di stanca maniera, fu buon disegnatore e spesso buon colorista, sul fare di Annibale Carracci con influssi del Lanfranco. B. incise a Roma al bulino con freschezza e brio 23 storie dell'Antico Testamento dagli affreschi di Raffaello nelle Logge Vaticane. Con le altre 28 storie incise dal Lanfranco esse formano la bella raccolta dedicata ad A. Carracci. Altre stampe, il Battesimo di Cristo e la S. Famiglia, dallo Schedone, Lo Sposalizio di S. Caterina, i Profeti e un Santo vescovo, dal Correggio, Laocoonte, Amore e Pan da Agostino Carracci.
Bibl.: C. Ricci, La R. Galleria di Parma, Parma 1896; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908.