SITIA (Σιτέα)
Località situata nella parte orientale di Creta, il cui nome, di origine incerta, pare non sia greco. Il centro fu sede di uno stanziamento minoico, ma la zona è oggi nota per i numerosi e importantissimi ritrovamenti che sono stati effettuati nel suo territorio archeologico, e che qui si elencano secondo i locali toponimi.
Chamaizi: casa ellittica, scoperta nel 1903, fornita di vasto accesso, e di uno spazio interno rettangolare dove si aprono gli ambienti disposti a raggiera; probabilmente dotata, in parte, di un piano superiore accessibile con scala lignea; alcuni ambienti dovevano essere coperti.
Epaulis (di S.): gruppo di case scavate dal 1953 al 1954, databili tra il Medio-Minoico III e il Tardo-Minoico I a.
Poros (presso l'antica Olunta): basilica a tre navate rinvenuta nel 1960; notevoli alcuni resti di mosaico con pesci.
Profeta Elia: casa rurale del Medio-Minoico III-TardoMinoico I a, scavata nel 1960.
Rizas (a S-E di S.): ampia casa rurale ricca di un vasto accesso e di parecchi ambienti, databile al Medio-Minoico I a, scavata nel 1959.
Sphakiòn (presso S.): tomba con abbondante materiale del Tardo-Minoico III, rinvenuta nel 1955.
Zou (di S.): casa rurale scavata nel 1956, i cui reperti sono databili tra Medio-Minoico III b e Tardo-Minoico I a. Tomba scavata nel 1955, databile al Medio-Minoico III b Tardo-Minoico I a.
Bibl.: Bürchner, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 382, s. v.; W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, pp. 3, 6. Notizie generali sulle ultime scoperte: F. Schachermeyr, in Arch. Anz., Heftz, 1962, 140, 167. In particolare, Chamaizi: B. C. Rider, The Greek House, Cambridge 1916, p. 43 ss., fig. 2. Epaulis: id., ibid., 1953 (1956), p. 288 ss.; id., ibid., 1954 (1057), p. 361. Poros: A. K. Orlandos, in Τὸ ῍Εργον τῆς ᾿Αρχαιολογικῆς ᾿Εταιρεῖας, 1960 (1961), p. 213 ss. Profeta Elia: id., ibid., p. 208 ss. Rizas: id., ibid., 1959 (1960), p. 142 ss., Sphakiòn: id., ibid., 1955 (1956), p. 101 ss. Zou: N. Platon, in Πρακτικὰ, 1955 (1960), pp. 288, 293, 295; id., ibid., 1956 (1961), p. 232.