SKRAM, Bertha Amalia, nata Alver
Scrittrice norvegese, nata a Bergen il 22 agosto 1847, morta a Copenaghen il 15 marzo 1905. Sposò a 18 anni un capitano e lo seguì nei suoi viaggi nelle Indie Occidentali e al Messico, nel Mediterraneo e in Estremo Oriente. Nel 1878 divorziò, passando, qualche anno dopo, a nuove nozze con uno scrittore danese, Erik Skram (1847-1923). Ma anche il secondo matrimonio si conchiuse in un nuovo divorzio.
E il tema della donna infelice e senza amore restò motivo dominante in molti dei suoi romanzi: Constance Ring (1885); Förraadt (Tradito, 1892), studî psicologici d'intonazione naturalistica, con spietata analisi delle anime, e con sfondi cupi che il grigiore dell'ambiente (v. anche il racconto Lucie, 1888) - o, in Fru Ines (1891), la ricchezza esotica di esso - fanno anche maggiormente risaltare. Vi si sente sempre, nel fondo, una posizione di lotta verso la società e verso il proprio tempo (v. il dramma Agnete, 1893); e si comprende come anche negli sviluppi del naturalismo verso forme di letteratura sempre più spiccatamente polemica la S. abbia trovato un clima adatto al proprio temperamento (v. i romanzi Paa St. Jörgen, 1895, e specialmente Professor Hieronimus, 1895). Tuttavia un aspetto del naturalismo trovò nella sua opera più profondi riflessi, e fu l'analisi delle forze ataviche. La S. ne trasse ispirazione a quella che si può considerare l'opera della sua vita - Hellemyrsfolket (La gente di Hellemyr). È un ciclo di quattro romanzi - Sjur Gabriel, 1887; To Venner, Due amici, 1887; S. G. Myre, 1890; Afkom, I discendenti, 1898 -; e vi è narrata la storia di una famiglia attraverso tre generazioni. Tutta quanta l'opera è la maggiore e più conseguente espressione, forse, che il naturalismo abbia avuto in Norvegia.
Opere: Samlede Værker, voll. 10, Copenaghen 1905-07.
Bibl.: A. Tiberg, A. Skram, som kunstner og menneske, Copenaghen 1910.