Movimento filosofico, politico e letterario sorto in Russia negli anni 1830 in contrapposizione alla corrente occidentalista e caratterizzato dalla ricerca e valorizzazione dei caratteri distintivi della cultura russa. Nato da un terreno ideologico in cui la critica conservatrice alle riforme di Pietro il Grande si fondeva con le nuove problematiche del romanticismo filosofico importate dall’Occidente e con la critica romantica della società moderna, nei decenni successivi sviluppò da un lato posizioni conservatrici in chiave nazionalistica e messianica, dall’altro la tendenza all’idealizzazione della tradizione contadina russa e una certa ostilità verso lo Stato che furono riprese dalle correnti radicali della seconda metà del secolo. Fra i suoi principali esponenti i fratelli I.V. e P.V. Kireevskij, A.S. Chomjakov, J.F. Samarin, i fratelli K.S. e I.S. Aksakov, e in seguito N.J. Danilevskij e K.N. Leont´ev.