MROŻEK, Sławomir
Prosatore e drammaturgo polacco, nato a Bozrgęcin il 26 giugno 1930. Scrittore satirico di grande talento, tradotto in numerose lingue, nelle sue prime raccolte di racconti, Połancerze praktyczne ("Mezzecorazze pratiche", 1953) e in particolare Słoń (1957, trad. it. L'elefante, Torino 1963), prende di mira gli schematismi ideologico-burocratici, i conformismi e le menzogne della società polacca degli anni Cinquanta. Nei successivi racconti di Wesele w Atomicach (1959, "Nozze ad Atomica"), Deszcz ("La pioggia", 1962), Dwa listy, ("Due lettere", 1974) la satira sociale si approfondisce, la caricatura lascia sempre più spazio alla riflessione. Continuatore della tradizione polacca del grottesco e dell'assurdo, rappresentata daW. Gombrowicz (v. in questa App.) e S.I. Witkiewicz (v. in questa App.), M. è autore anche di numerosi testi teatrali, come Policja (1958, trad. it. La polizia, Milano 1963), Strip-tease (1961, trad. it. Milano 1962), Indyk (1960, trad. it. Il tacchino, Torino 1965), in prevalenza atti unici, in cui con un'ironia mordente e corrosiva opera una critica feroce della realtà contemporanea. A partire da Tango (1964, in Sipario, 1967, n. 259), ritratto tragico della condizione dell'uomo moderno, con Rzeźnia ("Il mattatoio", 1974), Emigranci ("Gli emigranti", 1974), tende a spostarsi dal terreno dell'assurdo verso personaggi e situazioni reali, dotati di un maggior spessore ideologico.
Edizioni: Opowiadania ("Racconti", 1964,19742); Utwory sceniczne, I-II ("Opere sceniche", 1973); Utwory sceniczne nowe ("Nuove opere sceniche", 1975).
Bibl.: K. Wolicki, W poszukiwaniu miary, in Pamiętnik Teatralny, 1975, n. 1 (93), pp. 3-37; J. Kelera, M. da capo, in Dialog, 1977, n. 5, pp. 98-108.