SLODTZ
. Famiglia di scultori d'origine fiamminga. Sebastien, nato ad Anversa nel 1655, morto a Parigi l'8 maggio 1726, educato nello studio di Girardon, fece parte della grande squadra che a cominciare dal 1687 lavorò a Versailles, a Marly, per cui scolpì (1722) l'Annibale in marmo del Louvre, e nella chiesa degli Invalidi, dove scolpì gli Angeli della cappella di S. Ambrogio. La sua personalità si perde nella collettività del lavoro alla fine del sec. XVII. Paul-Ambroise, suo fratello, nato a Parigi il 1° giugno 1702, e ivi morto il 15 dicembre 1758, fa parte dell'"Institution des Menus-Plaisir du Roi", e nel 1743 dell'Accademia reale. Espose nei saloni del Louvre dal 1741 al 1751. Sue opere principali sono i bassorilievi di bronzo con le Azioni di S. Luigi, già nella cappella di Versailles, e specialmente la sua opera di recezione all'accademia, La caduta d'Icaro (Louvre), dove la scienza tecnica accompagna una foga sorprendente, in cui si fondono il berninismo e il dinamismo del sec. XVIII. René-Michel, detto Michel-Ange, nato a Parigi il 27 settembre 1705, ivi morto il 27 ottobre 1764. Inviato all'Accademia di Francia in Roma nel 1728, restò in Italia sino al 1747, eseguendovi la statua di S. Bruno per la basilica vaticana, la tomba del marchese Capponi per S. Giovanni dei Fiorentini, il mausoleo degli arcivescovi de Montmorin e de La Tour d'Auvergne (cattedrale di Vienne nel Delfinato) e il busto dal vero del Vleughels, direttore dell'Accademia di Francia (S. Luigi dei Francesi). Ritornato in patria fu accolto all'Accademia Reale nel 1749 ed eseguì la magnifica tomba del curato Languet de Gergy (S. Sulpizio, Parigi 1753). Lavorò anche il pulpito della chiesa di Saint-Merry, e per i castelli di Fontainebleau, di S. Uberto e di Choisy. Il soprannome di Michelangelo gli viene dalla reverente fedeltà, con cui aveva copiato in marmo il Cristo della Minerva a Roma.
Bibl.: D'Argenville, Vie des fameux sculpteurs, Parigi 1787; A. Jal, Dictionn. critique de biogr. et d'hist., ivi 1872; L. Dussieux, Les sculpteurs franç. à l'étranger, ivi 1876; Furcy-Raynaud, Inventaire des sculptures commandées au XVIIme siècle par la Direction des Bâtiments du Roi, ivi 1909; S. Lami, Dict. des sculpteurs de l'école franç. au XVIIIe siècle, ivi 1911.