SLOVACCHIA
(slovacco Slovensko)
Stato dell'Europa centrale con capitale Bratislava.Dopo la caduta della Grande Moravia all'inizio del sec. 10° l'area della S. fu interessata da una serie di conflitti legati agli Arpadi dell'Ungheria, ai Přem'yslidi boemi e ai Piasti della Polonia; nella seconda metà del sec. 10° essa entrò a far parte dello Stato boemo, mentre all'inizio dell'11° venne annessa alla Polonia. Nell'area della S. sudoccidentale gli Arpadi crearono nel sec. 11° un ducato di frontiera governato dal successore al trono, con sede a Nitra. Alla fine del sec. 11° e all'inizio del 12° gli Arpadi divennero via via signori dell'intera S., che restò sotto il dominio ungherese fino al 1918. Dall'inizio del sec. 12° i confini orientale e settentrionale della S. coincisero con quelli dello Stato ungherese, stabiliti lungo il corso medio e inferiore del fiume March e i Carpazi; la frontiera meridionale era segnata dai fiumi Danubio e Ipel'.Con la missione di Cirillo e Metodio nel sec. 9° ebbe inizio in S. un processo di cristianizzazione di ampie dimensioni. A Nitra sorse una sede vescovile, che al tempo del vescovo Wiching (880-893; m. dopo il 912) divenne suffraganea dell'arcivescovado di Sirmio, retto da Metodio (m. nell'885). Dopo la fine della Grande Moravia la diocesi venne soppressa, per essere poi ripristinata nel 1083; fino a quel momento l'intera area della S. dipese da Esztergom.Preziose testimonianze della fase artistica altomedievale sono l'elmo di tipo Baldenheim proveniente da Dolné Semerovce, la pisside in avorio da Čierne Klačany e il piatto d'argento da Zemiansky Vrbovok (Bratislava, Slovenské národné múz.). Nell'ultimo terzo del sec. 7° si esaurì la produzione degli oggetti lavorati a sbalzo e venne introdotta la tecnica della fusione del bronzo, associata a un nuovo repertorio di motivi; la decorazione geometrica astratta eseguita a incisione venne sostituita da un repertorio di soggetti zoomorfi e fitomorfi e da scene con figure umane. Già alla fine del sec. 8° si incontrano nell'arte slovacca elementi artistici e motivi dell'arte precarolingia e, tra la fine del sec. 8° e l'inizio del 9°, si rileva un influsso dell'arte insulare. L'incontro di elementi di cultura artistica provenienti dall'area franca, scandinava e sudorientale con le tradizioni locali determinò nella regione della S. la nascita di un'espressione autonoma, il c.d. stile di Blatnica.Nell'architettura sacra si diffusero le tipologie della chiesa con navata rettangolare e coro a terminazione rettilinea, della basilica a tre navate e della rotonda. Tale tradizione artistica, propria della Grande Moravia, venne ripresa nell'architettura romanica, e i suoi primi esiti si riconoscono in una serie di chiese a navata unica (Nitra-Párovce, Želiezovce, Chalmová, Koliňany, Dechtice, Dražovce, Orešany, Borša, Streda nad Bodrogom). All'epoca della Grande Moravia risale il monastero benedettino di Nitra sul monte Zobor, nel 1075 venne fondato quello di Hronský Beňadik e ancora nel sec. 11° sorse l'abbazia, anch'essa benedettina, di Diakovce, eretta in laterizio, secondo la tradizione architettonica lombarda, che rappresenta uno dei più importanti monumenti della Slovacchia. Il più significativo e numeroso gruppo di edifici è costituito dalle piccole chiese signorili con tribuna, a una navata con abside semicircolare. Il più antico sistema di copertura con volte a crociera costolonate si incontra nella chiesa domenicana di Banská Štiavnica, del primo terzo del sec. 13°, ma anche, per es., a Krupina e a Dobrá Niva.Nel corso del sec. 12° sorsero i monasteri benedettini di Bzovík (ante 1132), Krásna nad Hornádom (ante 1143), Kližské Hradište, Ludanice, Lekýr e Jánošovce; alla fine dello stesso secolo si insediarono invece a Leles e Jasov i Premostratensi. Nel 1242 venne fondato il monastero cistercense di Spišský Štiavnik e nel corso del Duecento si diffusero vari insediamenti premostratensi (Bíňa, Šahy, Kláštor pod Znievom e Nižná Myšla), francescani e domenicani (Nitra, Banská Štiavnica, Trnava e Košice), oltre a un'abbazia benedettina (Ludanice) e a monasteri delle Clarisse (Bratislava, Trnava).Recenti scoperte hanno permesso il recupero di importanti cicli di pittura murale romanica: si tratta della rappresentazione della Natività e dei re Magi nel S. Giorgio a Kostol'any pod Tribečom, di scene della Vita di Cristo nella rotonda di Dechtice e di figure di apostoli nella rotonda dedicata agli apostoli a Bíňa, frammenti questi ultimi di una decorazione di più ampio respiro; lo stile e la tecnica esecutiva di tali pitture rimandano all'Europa meridionale. Per influenza dell'arte della Germania meridionale venne realizzato il busto di Cristo in mandorla nella chiesa della Vergine a Diakovce, mentre le rappresentazioni della Leggenda di s. Nicola in S. Caterina a Vel'ká Lomnica e nella chiesa di Ognissanti a Batizovce costituiscono la testimonianza di un influsso della pittura dell'Europa occidentale. I frammenti dipinti della chiesa dedicata alla Vergine a Jakubovany, raffiguranti Cristo e altre figure sedute, rivelano probabili contatti con la cultura bizantina, mentre gli affreschi della chiesa di S. Antonio a Dravce - in particolare l'Annunciazione e la Crocifissione (1300 ca.), come anche le scene dell'Incoronazione realizzate in seguito (1317) - sono testimonianza del tramonto della pittura romanica in S.; vennero eseguiti sotto l'influsso (diretto o indiretto) della pittura italiana duecentesca.Nei secc. 12° e 13° si sviluppò nella regione una produzione di codici legata alle tradizioni della Grande Moravia, anche se maggiore impulso si deve in questo campo all'arrivo dei Cistercensi, che, verso la fine del sec. 12°, importarono nella S. opere di miniatura francese. Un centro importante di produzione libraria fu il monastero benedettino di Hronsk Beňadik e, dal sec. 13°, lo divenne anche la certosa sul Lapis refugii a Zips, alla quale vanno riferiti numerosi codici duecenteschi. I manoscritti presentavano generalmente una decorazione scarna che serviva a dare risalto alle iniziali ed era utilizzata nei motivi a intreccio e a girali stilizzati. Degli esemplari più antichi fa parte l'Evangeliario del vescovado di Nitra, del 1060 ca. (Nitra, Arch. vescovile) e testimonianza dello stile maturo dell'arte romanica è un codice del Decretum Gratiani della fine del sec. 13° (Bratislava, Bibl. Capitolare). Nelle fonti relative all'età romanica vengono citati dipinti su tavola che, tuttavia, non si sono conservati.Nel sec. 13° cominciò ad acquistare grande importanza la scultura architettonica; tra i più antichi esempi di scultura romanica in S. si conservano il busto di un donatore, posto sull'edificio della cattedrale romanica di Nitra, e un leone accovacciato, un leo albus, della chiesa della prepositura del Capitolo di Zips. Tra i più significativi complessi di scultura romanica sono alcuni capitelli della chiesa dedicata alla Vergine a Bíňa (1250), con motivi di ispirazione profana, la decorazione plastica del portale del S. Eligio a Ilija (1254), le mensole e i capitelli con temi legati alla vita rurale che decorano le chiese di Santa Croce a Spišská Belá, S. Giorgio a Spišská Sobota, S. Bartolomeo a Lubica); da ricordare anche il fonte battesimale della chiesa dedicata all'Assunta a Boldog.La scultura non legata all'architettura è rappresentata dal crocifisso ligneo del S. Nicola a Lendak, del 1260 ca., dalla Madonna in trono proveniente da Marianka - che attesta rapporti con l'arte dell'Austria e della Germania meridionale - e, inoltre, dalla Madonna del S. Bartolomeo a Jánošíková, le cui radici stilistiche vanno ricercate in area italiana. Le sculture raffiguranti leoni accovacciati, la lotta di Sansone con il leone nonché il drago alato provenienti da Levoča (Bratislava, Slovenské národné múz.) sono considerate tra le testimonianze più importanti della scultura tardoromanica, nell'ambito della quale è opera di rilievo il tabernacolo dell'altare di Vojňnany (Bratislava, Slovenské národné múz.), decorato da sculture di sante e santi. Scarseggiano per il sec. 13° le testimonianze relative alle arti suntuarie; alcune croci in bronzo, un piccolo piatto smaltato e decorato a incisione (Košice, duomo di S. Elisabetta) e la croce dorata nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Bohhdanovce nad Trnavou sono opere probabilmente importate dall'Italia.Oltre che nell'architettura sacra la maggior parte dell'attività edilizia si esplicò nella costruzione di castelli, molti dei quali avevano la funzione di difendere i confini della regione (Šintava, Hlohovec, Beckov, Vyšehrad, Starý hrad, Oravský hrad, Starohrad, Fil'akovo, Krásna Hôrka, Slanec, Šariš). Nel corso della loro edificazione la massima attenzione era riservata al palazzo e alla torre; quest'ultima poteva avere impianto circolare (Bojnice, Budatín, Lubovňa, Oponice, Slanec, Šásov) oppure quadrangolare o prismatico (Beckov, Čabrad, Dobrá Voda, Jasenov, Kamenica, Krásna Hôrka, Lietava, Plavecký hrad, Slovenská Lupča, Šariš, Tematín, Topol'čany, Turňa), mentre più raramente ricorre la tipologia a ferro di cavallo (Starý hrad, Čachtice).Alla fine del sec. 13° si iniziarono a erigere cinte murarie urbiche (Bratislava, Trnava, Košice), che si aggiunsero alle case-torri già presenti in varie città (Banská Štiavnica, Bratislava). Sin dalla seconda metà del Duecento e poi nel sec. 14° le città della S. godettero di autonomia amministrativa e giuridica. Nella S. sorsero centri urbani di fondazione sia regia sia nobiliare oppure città minerarie, per impulso di coloni provenienti dalla Germania settentrionale (Sassonia) e meridionale (Baviera) e dall'Austria.Nell'architettura del sec. 14° appaiono più numerosi di quelli civili gli edifici religiosi. Il Gotico della S. si diffuse per impulso dell'influenza artistica danubiana (S. sudoccidentale) e di quella proveniente da Sassonia, Slesia e Polonia (S. orientale). La tipologia più diffusa era costituita da edifici a una o a due navate ma grande vitalità ebbe anche l'impianto della chiesa 'a sala' a tre navate. Nelle città minori sorsero parrocchiali a una navata con copertura piana e terminazione poligonale (Zvolen, Prievidza, Trenčín, Skalica, Rožňava, Plešivec), mentre nei centri più importanti veniva sottolineato nell'alzato il principio dello slancio verticale e dell'alleggerimento delle strutture murarie, come mostrano la chiesa di S. Nicola a Trnava e quella di Štítnik; vennero costruite inoltre piccole chiese legate agli ospedali (Banská Bystrica, Kremnica, Nová Baňa, Banská Štiavnica, Trnava). L'architettura monastica si riallacciava direttamente nello stile all'architettura tedesca e al Gotico danubiano secondo una 'forma ridotta' (Leles, Červený kláštor, Marianka) adottata nel S. Giacomo a Levoča (v.). Nella seconda metà del sec. 14° la bottega dei Parler esercitò in S. un influsso significativo (Zips, Štítnik, Hronský Benădík), evidente soprattutto nei castelli di Zvolen (1370-1380) e di Víglaš.L'edificazione del duomo di S. Elisabetta a Košice (v.; 1402) e del duomo di S. Martino a Bratislava (v.) introdusse dal punto di vista stilistico i principi della tipologia 'a sala' tardogotica in una versione particolarmente rigorosa. Fattore rilevante nello sviluppo del Tardo Gotico danubiano risulta inoltre l'intensa attività costruttiva promossa dalle città minerarie slovacche.La scultura gotica in S., legata inizialmente all'architettura, nella prima metà del sec. 14° sviluppò una tradizione locale che si distinse per una certa continuità, che determinò la creazione di una serie di statue della Vergine e di crocifissi. La più antica testimonianza della scultura lignea gotica è la Madonna di Vajnory, che riprende la tipologia della c.d. Madonna da cattedrale; a essa vanno aggiunte le statue della Vergine di Strážky, Pongrácovce e Abrahamovce, dalla fisionomia rigida e dalla disposizione simmetrica, caratterizzate dalla tendenza al verticalismo. La Madonna di Ruskinovce, il Calvario della chiesa di Dravce, la Madonna con il Bambino di Vojňany e quella di Banská Bystrica della metà del sec. 14° mostrano una resa migliore e più elegante dei tratti del volto. La Madonna di Slatviny, sulla quale vennero esemplati anche la Madonna di Krásna Lúka, l'apostolo di Gánovce e la Pietà di Lipany, può essere considerata il prototipo dello stile c.d. grafico.Opere tardogotiche di scultura monumentale si conservano soltanto sporadicamente e solo come parti dell'ornamentazione di grandi altari; tra le più significative si ricorda il c.d. altare di Bojnice, ovvero l'altare degli Apostoli (Praga, Národní Gal.), del secondo terzo del 14° secolo.Un influsso fondamentale per l'evoluzione della pittura nella S. derivò dal Gotico italo-bizantino e dal Gotico napoletano, mentre più rare appaiono le tracce di un rapporto con la cultura pittorica dell'Europa occidentale; la corrente italianizzante dominò in generale, sia pure attenuandosi, anche nel 14° e 15° secolo. A Levoča l'artista che dipinse nel S. Giacomo (1375) si ispirò alla miniatura e il ciclo delle Sette opere di misericordia nella chiesa dei Frati Minori dedicata a S. Ladislao rivela elementi della pittura monumentale norditaliana associati al naturalismo degli artisti di area nordica.Nella seconda metà del sec. 14° si rileva nei dipinti murali della S. la presenza, più che di correnti artistiche, di pittori itineranti, i quali operavano secondo lo stile di Vitale da Bologna. Fra il 1390 e il 1400 nel ciclo di Kraskovo risulta attivo un artista di straordinaria qualità la cui opera segnò la produzione pittorica di una vasta area. Alla fine del sec. 14° raggiunsero la S. influssi dell'arte boema e austriaca; la fase tarda dello schöner Stil è testimoniata dalla Risurrezione nel duomo di S. Elisabetta a Košice, mentre, come risultato di una traduzione corsiva dello stile delle correnti artistiche norditaliane, si ebbe nelle botteghe locali la creazione di un gruppo autonomo di dipinti di impronta popolare a Liptau.
Bibl.:. Hofman, Staré umĕní na Slovensku [Arte antica in S.], Praha 1930; V. Mencl, Stredoveká architektúra na Slovensku [Architettura medievale in S.], PrahaPrešov 1937; V. Wagner, Gotické tabulové maliarstvo na Slovensku [La pittura gotica su tavola in S.], Martin 1942; id., Vývin výtvarného umenia na Slovensku [Lo sviluppo dell'arte figurativa in S.], Bratislava 1948; E. Saból, Z dejín kódexov a miniatúr na Slovensku [Storia del codice e della miniatura in S.], Martin 1955; K. Stejskal, K obsahovej a formovej interpretácie stredovekých nástenných melieb na Slovensku [Interpretazione contenutistica e formale delle pitture murali medievali in S.], in Zo starších výtvarných dejín Slovenska [Storia dell'arte antica in S.], Bratislava 1965, pp. 175-223; V. Dvořáková, Talianské vývinové prúdy stredovekej nástennej malby na Slovensku [Influenze italiane nella pittura murale medievale in S.], ivi, pp. 225-244; J. Homolka, Gotická plastika na Slovensku [Scultura gotica in S.], Bratislava 1972; K. Vaculík, Gotické umenie na Slovensku [Arte gotica in S.], Martin 1975; A. Güntherova, J. Mišianik, Stredoveká knižná malba na Slovensku [La miniatura medievale in S.], Bratislava 1977; V. Dvořáková, J. Krása, K. Stejskal, Středověká nástěnná malba na Slovensku [La pittura murale medievale in S.], Praha-Bratislava 1978; K. Vaculík, Staré slovenské umenie [Arte antica slovacca], Bratislava 1978; J. Bakoă, Dejiny a koncepcie stredovekého umenia na Slovensku [Storia e concezione dell'arte medievale in S.], Bratislava 1986; Dejiny Slovenska [Storia della S.], I, Bratislava 1986; A. Frický, Mestské pamiatkové rezervácie na Slovensku [Centri monumentali cittadini in S.], Bratislava 1986.