SMILIDE (Σμῖλις, Smili)
Scultore greco, fiorito soprattutto a Samo, all'inizio del sec. VI a. C. Gli antichi lo ponevano tra gli "inventori" della scultura e, con Reco e Teodoro, tra gli architetti del tempio (o "labirinto") di Era a Samo. Ivi avrebbe fatta anche la statua di culto, riprodotta su monete di Samo che la mostrano stante, a piedi uniti, con le braccia protese sorrette da puntelli. Era probabilmente coperta di vere vesti. Nell'Ereo di Olimpia Pausania (V, 17, 1) cita altre opere di lui, e secondo un'altra fonte sarebbe stata opera sua anche l'immagine di culto di questo tempio, della quale si ritiene aver ritrovata la testa. Ma la fonte (Athenag., Pro Christ., pag. 19, 15 Schw.) contamina probabilmente Olimpia con Samo.
Bibl.: W. Klein, Gesch. d. griech. Kunst, Lipsia 1905, I, pp. 134, 135; G. Perrot-Ch. Chipiez, Hist. de l'art, Parigi 1903, VIII, pagine 292, 524; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, (1927), col. 722.