SMYRNA (Σμύρνα)
2°. - Altro nome di Myrrha (v.), figlia di Cinyras e madre di Adone, la cui vicenda ispirò il poemetto Zmyrna di C. Elvio Cinna.
Oltre alla raffigurazione citata sotto myrra, compare sotto la forma dell'albero nel quale era stata mutata dopo la sua unione incestuosa con il padre, in una pittura della Casa dei Dioscuri di Pompei.
Monumenti considerati. - Tor Marancio: W. Helbig, Führer, Lipsia 19123, i, p. 265, n. 415. Pittura pompeiana: P. Herrmann-F. Bruckmann, Denkmäler der Malerei des Altertums, Monaco 1906, tav. 127; G. E. Rizzo, La pittura ellenistico-romana, Milano 1929, p. 62, tav. 120; K. Schefold, Die Wände Pompeiis, Berlino 1957, p. 118.
Bibl.: O. Waser, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1089, s. v., n. 2; Türk, in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 728, s. v., n. 2.