NIEMEYER, Soares Filho Oscar
Architetto nato a Rio de Janeiro il 15 dicembre 1907. Nel 1930 entrò nella National school of fine arts, ora Facultade national de arquitectura, di Rio de Janeiro. Ancora studente, lavorò presso l'architetto Lucio Costa. Ottenuto il diploma di architettura nel 1934, già nel 1936 collaborò con Le Corbusier alla progettazione dell'edificio del Ministero dell'istruzione (1936-43) e del piano preliminare del "Campus" dell'Università Nazionale Brasiliana. Nello stesso anno iniziò l'attività indipendente del suo studio. Nel 1939 gli venne affidata, insieme a Lucio Costa, la progettazione del padiglione brasiliano alla Fiera mondiale di New York. Contemporaneamente venne eletto capogruppo degli architetti esecutori dell'edificio del Ministero dell'istruzione.
Nel 1940 organizzò per incarico governativo l'esposizione dell'industria brasiliana a Buenos Aires. Nel 1947 fu nominato membro del Comitato consultivo per l'edificio delle Nazioni Unite a New York. Dal 1955 si occupò della rivista Modulo, pubblicata a Rio de Janeiro da un gruppo di architetti, da lui guidati. Nel 1956 ottenne l'incarico di consulente tecnico di "Novacap", l'ente governativo per l'edificazione della nuova capitale del Brasile: Brasilia (v. nella tav. fuori testo alla voce brasilia, in questa App., il Palazzo presidenziale). Successivamente ne venne eletto capo-architetto, abbandonò ogni attività privata e si trasferì nella città in costruzione (1958-59). Dopo l'inaugurazione ufficiale di Brasilia, il 21 aprile 1960, tornò a Rio de Janeiro e riprese i propri lavori, ma rimase consulente di "Novacap".
Figura di primo piano, tra gli architetti del sud America ha contribuito a introdurre nella cultura brasiliana le teorie razionaliste già diffuse in Europa, raccogliendo la lezione divulgatrice di Le Corbusier. Tuttavianel suo tentativo di fondere tradizione e costumi locali con le metolodogie le moderne, non poche volte il N. è venuto cedendo a facili tentazioni formalistiche, specie nelle opere più recenti.
Tra le numerose opere, oltre a quelle menzionate, sono da ricordare: il centro atletico, a Rio de Janeiro (1941); il gruppo di edifici Pampulha, a Belo Horizonte (1942); la chiesa di S. Francesco, sempre a Belo Horizonte (1943); sede ed uffici del Banco Boa Vista, a Rio de Janeiro (1946); il complesso residenziale per il personale del Centro di addestramento aeronautico, a São José dos Campos (1947); il Montreal Building, a San Paolo (1950); il centro giovanile di Diamantina (1950); il complesso di edifici Kubitschek a Belo Horizonte (1951); l'ospedale Sul America, a Rio de Janeiro (1952); la Cavanelas House, a Pedro de Rio (1954); l'esposizione per il IV centenario della città di San Paolo (1954) e infine il progetto per il Museo d'Arte moderna a Caracas (1955).
Bibl.: P. L. Goodwin e E. Mock, Brasil builds, New York 1943, passim; S. Papadaki, The work of O. N., New York 1950; N. D. Firszt, L'irrazionale nell'architettura di O. N., in Metron, n. 52, luglio-agosto 1954; A. Sartoris, Encyclopédie de l'Architecture Moderne, Ordre et Climat Américain, Milano 1954, passim; H. R. Hitchcock, Latin American architecture since 1945, New York 1955, passim; H. E. Mindlin, Modern architecture in Brasil, New York 1956, passim; S. Papadaki, O. N.: Works in Progress, New York 1956; J. M. Richards, Brasilia, in The architectural review, n. 745, febbraio 1959; S. Papadaki, O. N., New York 1960; Inchiesta su Brasilia, in L'architettura, cronache e storia, n. 51, gennaio 1960.