sobbarcare
" I' mi sobbarco! " (Pg VI 135) è il grido del popol fiorentino, che si dichiara pronto ad " assumere su di sé " le cariche pubbliche. Nella forma verbale è implicita una particolare nota allusiva, come se i Fiorentini si rassegnassero a ciò che hanno invece desiderato e voluto (Porena).
Pur non esistendo dubbi sul valore fondamentale del vocabolo, varie sono le proposte interpretative, specie in riferimento all'etimologia. Per Benvenuto " ‛ subarco ', idem est quod ‛ subcingo ', idest ‛ erigo pannos ad cincturam ut sim expeditior ad aliquid agendum ' ". D'altro avviso il Buti: " cioè ‛ io faccio di me barca, o io mi piego a sopportarlo e sofferirlo ' ". Nei tempi moderni il Cesari avanza un'altra proposta: " mi inarco e incurvo sotto il peso ". Il Battisti-Alessio suggerisce una dipendenza, in verità poco probabile, di s. dal latino tardo subbrachiare, " prendere sotto braccio ". Più credibile il legame con ‛ barca '.