sobbarcolare
Con il valore di " succingere ", cioè " alzare il manto o le vesti " fissandole alla cintola, per essere più liberi nei movimenti, compare nel Fiore, nell'episodio dell'uccisione di Malabocca: Astinenza-Costretta il prese allora, / che s'era molto ben sobbarcolata, / e Falsembiante col rasoio lavora (CXXXVI 10).
Come rileva il Contini (Cavalcanti in D., in Varianti e altra linguistica, Torino 1970, 443), il verbo ricorre anche nel mottetto del Cavalcanti Gianni, quel Guido salute (" E però ecco me / apparecchiato, / sobarcolato, / e d'Andrea coll'arco in mano, / e ccogli strali e cco' moschetti ", v. 10), fornendo un'importante traccia linguistica dei legami tra il Fiore e la poesia del secondo Guido.
Il passo cavalcantiano presenta strette somiglianze figurative con un altro passo del Fiore, in cui viene rappresentata Venere, con l'arco in mano e la veste succinta: qui però è usato il sinonimo ‛ soccorciare ' (Venusso la sua roba ha soccorciata, CCXXIII 1).
S. si trova usato in volgarizzamenti dal latino come equivalente di subcinctus (cfr. Tommaseo, Dizionario).