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socialdemocrazia

Dizionario di Storia (2011)
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socialdemocrazia


Il nome s., assunto in Germania dal Partito socialista tedesco (➔ Partito socialdemocratico tedesco) al suo nascere, si è poi generalizzato a tutti i partiti socialisti (➔ ) di altri Paesi che si sono formati su quel modello dopo la fine della prima Internazionale (➔ Internazionale). Il movimento operaio tedesco, che già nel Congresso di Lipsia (1863) aveva affermato la propria autonomia dalla sinistra borghese, si configurò come un partito politico organizzato nel 1875, quando nel Congresso di Gotha varie associazioni di lavoratori diedero vita al Partito socialista dei lavoratori; dal 1890 esso assunse la denominazione, tuttora vigente, di Partito socialdemocratico tedesco (SPD). Il crescente influsso del marxismo si espresse nel programma di Erfurt (1891), divenuto ben presto comune alle s. degli altri Paesi: il partito, che propugnava la lotta di classe come mezzo per l’emancipazione del proletariato, intendeva conquistare attraverso l’azione politica le indispensabili condizioni di libertà e l’attuazione dei suoi postulati nella legislazione sociale. Il partito politico si assumeva la funzione direttiva del movimento proletario, per guidarlo alla realizzazione delle finalità socialiste. Da questa sua funzione preminente e dal trasferimento dell’azione sul terreno legale della lotta politica, nacquero via via i contrasti tra le diverse tendenze interne che avrebbero travagliato la vita del partito. Nel 1899, la pub­blicazione de Die Voraussetzungen des Sozialismus und die Aufgaben der Sozialdemocratie di E. Bernstein avviò una profonda revisione del pensiero marxista e spinse i socialdemocratici ad abbandonare la prospettiva rivoluzionaria. I contrasti tra riformisti e rivoluzionari precipitarono in concomitanza dello scoppio della Prima guerra mondiale, quando i partiti socialisti europei, salvo poche eccezioni, si schierarono a fianco dello sforzo militare dei rispettivi Stati, sancendo di fatto la crisi della seconda Internazionale (1889-1914). Il conflitto fu l’occasione per l’individuazione, all’interno dei differenti partiti socialisti, di minoranze rivoluzionarie che cominciarono a organizzarsi a partire dal 1916 e che lo scoppio della Rivoluzione russa contribuì a mobilitare: dallo sviluppo di queste frazioni nacquero i nuovi partiti comunisti. A partire da questo momento, s. divenne la denominazione delle forze politiche e ideologiche socialiste che rifiutavano il modello sovietico, pur rimanendo in genere ancorate al marxismo. Dopo la Seconda guerra mondiale, per s. si intende il socialismo riformista (quindi non più marxista), ispirato ai principi della democrazia parlamentare, rispettoso dei diritti individuali di libertà, inclusa la libertà di mercato, e fautore del welfare State, per realizzare una maggiore equità sociale e correggere i «difetti» del mercato.

Vedi anche
riformismo In genere, ogni metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionari sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico sociale esistente solo attraverso l’attuazione di organiche, ma graduali riforme. Si dice anche, in senso spregiativo, di una politica, ... Welfare State Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata dalle forze del mercato stesso. Il welfare comprende pertanto ... socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche della vita umana. ● In senso più stretto, e in epoca moderna, sistema ... marxismo Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse. i primi marxisti  Durante la Prima Internazionale i sostenitori di Marx erano definiti polemicamente marxisti dai loro avversari. ...
Categorie
  • PARTITI E MOVIMENTI in Scienze politiche
Altri risultati per socialdemocrazia
  • socialdemocrazia
    Enciclopedia on line
    Nome assunto in Germania dal Partito socialista marxista tedesco all’atto del suo distacco dal partito progressista e della sua costituzione in partito autonomo (congresso di Lipsia, 1863). Per estensione, nome dei partiti socialisti sorti in altri paesi sul modello della s. tedesca. Dopo la rivoluzione ...
  • SOCIALDEMOCRAZIA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)
    Leonardo Rapone (XXXI, p. 987) Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione partitica la s. s'identifica con le organizzazioni denominatesi socialdemocratiche. Nella s. come categoria politica ...
  • SOCIALDEMOCRAZIA
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Rodolfo MONDOLFO . Nome assunto in Germania dal partito socialista tedesco al suo nascere, generalizzatosi poi a tutti i partiti socialisti di altri paesi, che si sono formati sul modello di quello, dopo il dissolvimento dell'Associazione internazionale dei lavoratori (v. internazionale). La socialdemocrazia ...
Vocabolario
socialdemocrazìa
socialdemocrazia socialdemocrazìa s. f. [comp. di sociale e democrazia, sul modello del ted. Sozialdemokratie]. – Nome assunto in Germania (Sozialdemokratie) dal partito socialista marxista tedesco all’atto del suo distacco dal partito...
socialdemocràtico
socialdemocratico socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
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