SODOKU (nome giapponese dell'affezione; ted. Rattenbisskrankheit)
È una particolare forma morbosa determinata da una speciale spirocheta trasmessa dai topi soprattutto mediante il loro morso. Sono stati descritti anche casi in cui l'infezione è seguita a morsicature o a graffiature di gatti. Conosciuta in Giappone da molto tempo, solo nel 1890 essa è stata descritta dal Katsura in Giappone e nel 1894 dal Schottmüller in Europa. C. Frugoni nel 1911 ha descritto il primo caso in Italia. L'agente etiologico, la Spirocheta morsus muris, fu scoperto nel 1916 da K. Futaki (Journ. of exper. Med., XXIII [1916], p. 249).
Il periodo d'incubazione varia dai 6 ai 22 giorni, sì che la ferita determinata dal morso del topo può completamente guarire. La malattia scoppia improvvisamente con arrossamento, gonfiore e ulcerazione della parte morsicata, mentre s'ingrossano le ghiandole linfatiche della regione corrispondente. Comincia allora uno stato febbrile con brividi, alta temperatura, dolori muscolari e articolari e un'eruzione diffusa a tutto il corpo costituita da piccole papule e macchie porporine. Nel sangue si ha eosinofilia e durante gli attacchi febbrili leucocitosi. Questa sindrome scompare in pochi giorni, ma dopo un periodo di apiressia, che dura da qualche giorno a una o due settimane, si verifica un nuovo attacco, e tali alternative si possono ripetere per mesi. È stata descritta una forma abortiva con lievissimi sintomi e una forma nervosa. Le lesioni anatomiche più frequenti sono rappresentate da alterazioni necrotiche e degenerative delle cellule epatiche, da uno stato catarrale dello stomaco e della vescica, da fenomeni congestivi polmonari e meningei, e, raramente, da miocardite, da nefrite ed epatite interstiziale. Nei ganglî linfatici si ha iperplasia delle cellule parenchimatose. La prognosi è favorevole; la morte si ha solo nel 10% dei casi. La migliore cura è data dagli arsenobenzoli.